Visualizzazione post con etichetta 3. MAX CONSULTING. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 3. MAX CONSULTING. Mostra tutti i post

lunedì 22 settembre 2025

Importanza del lavaggio delle membrane negli impianti ad osmosi inversa con pompe dosatrici SEKO

 

Il lavaggio periodico delle membrane è fondamentale per mantenere l’efficienza di un impianto ad osmosi inversa. Durante il funzionamento, le superfici filtranti tendono a incrostarsi a causa di sali, biofilm e residui organici, con conseguente calo di portata e aumento della pressione di esercizio.

L’impiego di pompe dosatrici SEKO – installate a basamento o a parete – permette di immettere in modo controllato soluzioni chimiche di lavaggio, garantendo la corretta concentrazione dei detergenti e una distribuzione uniforme. Questo processo preserva la durata delle membrane, riduce i consumi energetici e limita i fermi impianto, assicurando continuità e qualità nella produzione di acqua pura.

Consiglio operativo: pianificare cicli di lavaggio regolari e monitorare i parametri di pressione e portata per intervenire tempestivamente, salvaguardando l’investimento e la qualità del trattamento.

@info

venerdì 19 settembre 2025

PRE TRATTAMENTO OSMOSI PER ACQUE DI POZZO

Ecco una sintesi del processo illustrato:

1. Coagulazione
Si aggiungono agenti coagulanti che neutralizzano le cariche elettriche delle particelle sospese nell’acqua, favorendo la loro aggregazione.

2. Flocculazione
Con una miscelazione più lenta, le particelle coagulanti si uniscono formando fiocchi (floc), più pesanti e facili da separare.

3. Sedimentazione
I fiocchi si depositano sul fondo del serbatoio, separandosi dall’acqua più pulita che resta in superficie.

4. Filtrazione
L’acqua chiarificata attraversa filtri a sabbia o a carbone (o altre membrane), rimuovendo le ultime impurità.

Questo schema rappresenta le fasi base di un impianto di trattamento delle acque di processo in ambito farmaceutico, prima di eventuali step avanzati come osmosi inversa o sterilizzazione.

@INFO

giovedì 18 settembre 2025

Odor and Dust Suppression System with TEKNA Dosing Pump Monitoring


An odor and dust suppression system controls airborne particles and unpleasant smells by spraying a fine water mist enriched with neutralizing agents. Water is pressurized and distributed through a network of nozzles that create micro-droplets, effectively binding dust and reducing odors in industrial or waste-treatment areas.

To ensure consistent chemical concentration, the system integrates SEKO TEKNA dosing pumps. These pumps precisely inject additives—such as odor neutralizers or binding agents—into the water line. Continuous monitoring of the TEKNA pumps verifies correct dosing rates, detects flow or pressure anomalies, and provides real-time feedback to the control unit. This guarantees stable operation, optimal chemical usage, and reliable suppression performance while reducing maintenance needs.

@info

Water Treatment in an Evaporative Cooling Tower


In an evaporative cooling tower, water is continuously circulated to remove heat from a process or HVAC system. As part of this cycle, a water treatment system maintains water quality and protects the tower’s components.

  1. Circulation and Evaporation – Warm process water enters the cooling tower and releases heat as a small portion evaporates. The remaining water becomes more concentrated with dissolved minerals.

  2. Monitoring and Control – Sensors measure key parameters such as pH, conductivity, and microbiological activity. A control panel adjusts chemical dosing based on these readings.

  3. Chemical Dosing – Metering pumps inject treatment chemicals to prevent scale, corrosion, and bacterial growth (including Legionella). Typical chemicals include corrosion inhibitors, biocides, and scale-control agents.

  4. Blowdown – A portion of concentrated water is regularly discharged and replaced with fresh makeup water to keep dissolved solids within safe limits.

Proper monitoring and chemical control extend equipment life, improve energy efficiency, and ensure compliance with health and safety standards.

@info

giovedì 11 settembre 2025

STAZIONE DI DOSAGGIO CHIMICI

 


Cos’è una stazione di dosaggio chimici e a cosa serve

In molti impianti industriali e civili è necessario aggiungere piccole quantità di prodotti chimici per mantenere l’acqua pulita, sicura e priva di problemi come incrostazioni, corrosioni o proliferazioni batteriche. Per fare questo si utilizza la stazione di dosaggio chimici, un sistema compatto che automatizza e rende sicuro l’inserimento dei prodotti.

Come è fatta

Una stazione di dosaggio, come quella in foto, è composta da:

  • Pompe dosatrici: sono i “cuori” dell’impianto. Ciascuna pompa è dedicata a un prodotto specifico (ad esempio antincrostante, anticorrosivo, disinfettante).

  • Serbatoi chimici: taniche che contengono le soluzioni da dosare.

  • Tubazioni: collegano i serbatoi alle pompe e da qui al punto di iniezione nell’impianto.

  • Valvole di sicurezza e iniezione: evitano ritorni di liquido e garantiscono che il dosaggio sia sempre preciso.

  • Quadro elettrico: permette di alimentare e proteggere le pompe.

Come funziona

Il funzionamento è semplice:

  • la pompa aspira il prodotto dal serbatoio,

  • lo dosa in quantità controllata,

  • e lo immette nell’impianto da trattare.

Il dosaggio può essere regolato manualmente o in automatico, in base a segnali provenienti da strumenti di controllo (ad esempio misuratori di pH o conducibilità). In questo modo si mantiene sempre la giusta concentrazione di prodotti.

Perché è importante

Grazie a una stazione di dosaggio:

  • l’impianto dura più a lungo, perché è protetto da incrostazioni e corrosioni,

  • l’acqua resta sicura e priva di proliferazioni batteriche,

  • si evitano sprechi di prodotti chimici grazie al dosaggio preciso,

  • l’operatore lavora in sicurezza, senza contatto diretto con i reagenti.

👉 In poche parole, la stazione di dosaggio è una garanzia di efficienza, sicurezza e risparmio per ogni impianto che utilizza acqua come parte del processo. @info

martedì 9 settembre 2025

PANNELLI PRE-ASSEMBLATI CLORO/PH/REDOX/TEMPERATURA/CONDUCIBILITA'


 @INFO

Funzionamento del sensore ottico di torbidità per la misura nelle acque superficiali

 

La torbidità è uno dei parametri fondamentali per la valutazione della qualità delle acque superficiali. Indica la presenza di particelle sospese (argille, sabbie, limo, sostanze organiche, microalghe) che riducono la trasparenza dell’acqua, influenzandone le caratteristiche chimico-fisiche e biologiche. Per monitorare questo parametro in modo preciso e continuo si utilizzano sonde ottiche di torbidità, strumenti compatti e affidabili, installabili direttamente in linea o immersi in corpi idrici naturali.

Principio di funzionamento ottico

Il sensore ottico di torbidità sfrutta il principio della diffusione della luce. Al suo interno è presente:

  • una sorgente luminosa (LED a infrarosso, generalmente a 860 nm, per evitare interferenze cromatiche),

  • un rilevatore fotosensibile, disposto ad un angolo specifico rispetto al fascio luminoso emesso.

Quando la luce attraversa l’acqua, le particelle sospese deviano il raggio secondo un fenomeno chiamato scattering ottico. L’intensità della luce diffusa, rilevata dal fotodiodo, è proporzionale alla concentrazione delle particelle presenti. In base a questa misura, la sonda calcola il valore di torbidità espresso in NTU (Nephelometric Turbidity Units) secondo gli standard ISO 7027.

Vantaggi della misura ottica

  • Precisione e sensibilità: anche basse concentrazioni di particolato vengono rilevate in tempo reale.

  • Affidabilità: la tecnologia a LED a infrarossi minimizza l’influenza del colore naturale dell’acqua.

  • Automazione: integrabile con sistemi di controllo (PLC o cloud), consente il monitoraggio remoto e continuo.

  • Robustezza: la sonda è progettata per resistere ad ambienti esterni, acque naturali e reflui industriali.

Applicazioni nelle acque superficiali

Il monitoraggio della torbidità è essenziale per:

  • Valutare la qualità ambientale di fiumi, laghi e bacini.

  • Prevenire fenomeni di eutrofizzazione e proliferazione algale.

  • Controllare processi di sedimentazione e dilavamento.

  • Integrare i dati nei sistemi di gestione delle risorse idriche e di allerta ambientale.


Conclusione: Il sensore ottico di torbidità è uno strumento indispensabile per un controllo continuo e accurato della qualità delle acque superficiali. La possibilità di collegarlo a sistemi cloud o a PLC consente di disporre di dati sempre aggiornati e di intervenire tempestivamente in caso di anomalie.

@info

lunedì 8 settembre 2025

L’importanza del monitoraggio di pH e conducibilità negli impianti industriali tramite PLC e Cloud


Negli impianti di trattamento acqua, il controllo costante dei parametri chimico-fisici è fondamentale per garantire sicurezza, efficienza e conformità normativa. Tra i valori più critici da monitorare rientrano pH e conducibilità, indicatori essenziali della qualità dell’acqua e del corretto funzionamento dei processi.

  • pH: consente di mantenere l’acqua entro un intervallo idoneo al processo specifico, prevenendo fenomeni di corrosione, incrostazioni o inefficienze nei trattamenti chimici.

  • Conducibilità: fornisce un’indicazione immediata sulla concentrazione salina totale, permettendo di valutare la purezza dell’acqua, l’efficacia dei processi di demineralizzazione o l’eventuale presenza di contaminazioni.

L’integrazione di questi strumenti con PLC (Programmable Logic Controller) o piattaforme Cloud porta vantaggi significativi:

  • Automazione e affidabilità: il PLC gestisce in tempo reale i segnali provenienti dai sensori, attivando allarmi o regolazioni automatiche delle pompe dosatrici.

  • Accesso remoto: il Cloud consente di visualizzare e analizzare i dati ovunque, facilitando il lavoro di tecnici e progettisti senza la necessità di presidio fisico dell’impianto.

  • Storico e tracciabilità: i valori misurati vengono archiviati, rendendo possibile il confronto nel tempo, la prevenzione di anomalie e la dimostrazione della conformità agli standard richiesti.

  • Ottimizzazione dei costi: monitoraggi precisi riducono consumi chimici ed energetici, migliorando l’efficienza operativa.

In sintesi, il monitoraggio di pH e conducibilità integrato a sistemi digitali evoluti non rappresenta solo un controllo di routine, ma un elemento strategico di gestione intelligente dell’acqua, capace di garantire qualità, continuità e sostenibilità del processo. @info

giovedì 4 settembre 2025

MONITORAGGIO DEL CLORO E DEL PH IN UNA VASCA IDROMASSAGGIO


In una vasca idromassaggio il controllo dei parametri chimici è fondamentale per garantire sicurezza igienica e comfort.

  • Monitoraggio del cloro: viene utilizzata una sonda Redox (ORP), che misura il potenziale di ossidoriduzione dell’acqua. Il valore rilevato è direttamente collegato alla capacità disinfettante del cloro presente. Quando il valore scende sotto la soglia impostata, il sistema attiva la pompa dosatrice che immette la quantità necessaria di cloro.

  • Controllo del pH: una sonda pH rileva in continuo l’acidità dell’acqua. Se il valore si discosta dal range ottimale (7,2–7,6), una seconda pompa dosatrice aggiunge acido o base correttiva per riportare il parametro nei limiti.

  • Gestione tramite Cloud (Sekoweb): tutte le misure (cloro/Redox e pH), insieme allo stato delle pompe dosatrici, vengono inviate tramite connessione Wi-Fi al portale Sekoweb. In questo modo l’operatore può monitorare in tempo reale i dati, ricevere allarmi e regolare i set-point da remoto.

👉 Questo sistema consente un controllo costante, automatico e sicuro della qualità dell’acqua in vasca, riducendo errori manuali e garantendo la conformità alle normative igienico-sanitarie. @info

STAZIONE DI DOSAGGIO PRE-ASSEMBLATA


La stazione di dosaggio rappresentata nel disegno è composta da:

  • Tre pompe dosatrici SEKO modello Tekna, installate in parallelo, ciascuna con il proprio display frontale e comandi di regolazione.

  • Serbatoi di soluzione chimica collegati in aspirazione a ciascuna pompa, tramite lance di aspirazione con interruttore di livello integrato per il controllo della quantità residua di prodotto.

  • Elettroagitatori installati sui serbatoi principali, che garantiscono l’omogeneità della soluzione evitando la sedimentazione dei reagenti.

  • Tubazioni di mandata che convogliano i prodotti chimici dal gruppo pompe al punto di dosaggio, tramite raccordi e valvole di collegamento.

  • Collegamenti elettrici per alimentazione, gestione dei livelli e interfacciamento dei dispositivi di comando.

Questa configurazione è tipica negli impianti di trattamento acque (industriali, civili o piscine), dove è necessario dosare più prodotti chimici (es. ipoclorito, acido, antischiuma, polielettroliti).
Le pompe Tekna assicurano precisione e ripetibilità, mentre gli agitatori e i sensori di livello garantiscono sicurezza operativa e continuità del processo. @info

lunedì 1 settembre 2025

STAZIONI DI DOSAGGIO COMPLETE


Una stazione di dosaggio chimico è costituita da un insieme di componenti che lavorano in modo coordinato per garantire precisione, sicurezza e continuità nel trattamento dell’acqua.

  • Serbatoio di stoccaggio (100 litri in PE): contenitore principale per la soluzione chimica, realizzato in materiale resistente e compatibile con i prodotti da dosare.

  • Interruttore di livello: dispositivo di sicurezza che segnala il raggiungimento del minimo livello nel serbatoio, evitando il funzionamento a secco della pompa.

  • Lancia di aspirazione: accessorio immerso nel serbatoio, dotato di filtro e valvola di fondo, che assicura un’aspirazione sicura e priva di impurità.

  • Pompa dosatrice elettromagnetica: cuore della stazione, permette di immettere in modo proporzionale e controllato il prodotto chimico nel circuito da trattare.

  • Valvola di iniezione: punto di ingresso della soluzione chimica nella tubazione del processo, progettata per resistere a pressione e garantire l’immissione sicura.

  • Valvola multifunzione: installata sulla linea di mandata, integra funzioni di sfogo aria, scarico sovrapressioni e sicurezza operativa.

  • Valvola di contropressione: stabilizza la pressione di dosaggio, assicurando precisione e costanza nell’erogazione del prodotto.

👉 Una configurazione di questo tipo garantisce un dosaggio affidabile e controllato, riducendo i rischi di sovradosaggio o mancanza di prodotto, e rappresenta la base per un trattamento dell’acqua professionale ed efficiente.

Per ulteriori informazioni, contattaci: @info

venerdì 29 agosto 2025

TECNICHE E STRUMENTI PER LA MISURAZIONE DELLA PORTATA


Il flusso può essere espresso come portata volumetrica, portata massica o in termini di volume o di massa totale dislocata. La misurazione si ottiene utilizzando due dispositivi: uno, primario, che . posto a diretto contatto con il fluido e che genera un segnale ed uno, secondario, che traduce questo segnale in un movimento o un segnale per indicare, registrare, controllare o calcolare il flusso. Altri dispositivi, invece, indicano o calcolano il flusso direttamente attraverso l’interazione del fluido che scorre nella tubatura e il dispositivo di misurazione che è posto direttamente o indirettamente a contatto con il fluido.

Nei misuratori magnetici la tensione indotta da un magnete in un liquido conduttore che scorre in una tubatura è proporzionale alla velocità del fluido. Questo principio di induzione magnetica viene utilizzato nei Sensori della serie SFWE; essi non hanno parti in movimento. Tutti i misuratori di portata senza parti meccaniche in movimento possono essere utilizzati anche per la misura di liquidi sporchi, purchè conduttivi ed omogenei.

I Sensori a palette della serie SFW utilizzano, invece, un principio diverso. Essi dispongono di una ruota a palette che gira pi. o meno velocemente in funzione della portata, nelle cui pale sono inseriti dei piccoli magneti che, passando davanti ad un Sensore di Hall, generano una serie di impulsi la cui frequenza . proporzionale alla velocità del liquido che, moltiplicata per l’area della sezione del tubo, fornisce la portata.

L’uscita 4–20 mA consente la trasmissione dell’informazione di portata anche a lunga distanza. Lo specifico design consente una misura accurata in un ampio range di tubature, dal DN15 (0,5”) fino al DN600 (24”). Adatto per acque reflue, trattamento fanghi, itticoltura e trattamento biologico.

Per saperne di più, contattaci: @info

lunedì 18 agosto 2025

Trattamento automatico di abbattimento della Legionella con prodotto chimico


Il controllo e l’abbattimento della Legionella pneumophila negli impianti idrici avviene mediante un sistema automatizzato che dosa prodotti chimici disinfettanti (ad es. perossido di idrogeno stabilizzato con argento, biossido di cloro o ipoclorito di sodio).

Il sistema tipico è composto da:

  1. Centralina di controllo

    • Gestisce in continuo il processo, regolando il dosaggio in base ai parametri impostati.

    • Può essere collegata a sistemi cloud per monitoraggio remoto e registrazione dati.

  2. Sonde di misura

    • Sonde Redox (ORP): monitorano il potere ossidante dell’acqua, indice della concentrazione del disinfettante attivo.

    • Sonde pH e conducibilità: utili per verificare le condizioni chimico-fisiche dell’acqua e ottimizzare l’efficacia del trattamento.

    • Sonde temperatura: parametri fondamentali per il rischio Legionella, che prolifera in condizioni tiepide (20–45 °C).

  3. Pompe dosatrici

    • Pompe elettroniche a membrana o pompe a motore controllate dalla centralina, dosano in modo proporzionale o a set-point il prodotto chimico nel circuito idrico.

    • Sono integrate con accessori di sicurezza come valvole di contropressione e sistemi antiriflusso.

  4. Serbatoio del reagente chimico

    • Contiene il disinfettante in soluzione concentrata.

    • Dotato di livello minimo con allarme per garantire la continuità del trattamento.


Funzionamento

Il sistema misura in continuo i parametri di processo (Redox, pH, temperatura) e, tramite la centralina, regola il dosaggio del disinfettante. In questo modo si mantiene costante la concentrazione necessaria per prevenire la proliferazione della Legionella, garantendo sicurezza sanitaria e tracciabilità dei dati.


👉 Questo approccio automatizzato assicura:

  • Affidabilità (dosaggi sempre sotto controllo e adattivi).

  • Sicurezza (monitoraggio in tempo reale e allarmi).

  • Conformità normativa (registrazione parametri e validazione dei trattamenti).

per informazioni o preventivi per i componenti, contattaci: @info

martedì 12 agosto 2025

TECHINCAL SERVICE


Un servizio tecnico completo, che integri competenze operative, amministrative e progettuali, è fondamentale per garantire la corretta gestione di impianti di trattamento e monitoraggio dell’acqua.

  • Parte operativa: esegue sul campo le installazioni, la taratura delle pompe dosatrici e il monitoraggio continuo dei parametri in vasca (pH, cloro, Redox, conducibilità), assicurando prestazioni costanti e conformità alle normative.

  • Parte amministrativa: gestisce documentazione tecnica, certificazioni, tracciabilità dei dosaggi e reportistica, facilitando la gestione burocratica e la conformità legale.

  • Parte progettuale: dimensiona correttamente sistemi e dosaggi in base al volume d’acqua, all’uso previsto e alle condizioni chimico-fisiche, ottimizzando consumi e costi.

La fornitura a componenti consente di realizzare soluzioni modulari e personalizzabili, mentre i servizi cloud permettono il controllo e l’analisi remota dei dati, intervenendo tempestivamente in caso di anomalie.

Questo approccio integrato assicura efficienza, sicurezza e continuità operativa, riducendo sprechi e tempi di fermo impianto. 

@INFO

Impianto di monitoraggio cloro/pH/Redox in una piscina


L’impianto di monitoraggio cloro/pH/Redox in una piscina è un sistema automatico progettato per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua, mantenendo i parametri entro valori ottimali.

Nel locale tecnico, l’acqua della vasca viene prelevata da un punto di campionamento e fatta passare attraverso un circuito di misura dove sono installate le sonde:

  • Sonda pH: misura in tempo reale l’acidità o l’alcalinità dell’acqua, fondamentale per il comfort dei bagnanti e l’efficacia del cloro.

  • Sonda Redox (ORP): indica la capacità ossidante dell’acqua, parametro legato alla disinfezione e alla presenza di agenti patogeni.

  • Sonda cloro: rileva la concentrazione di cloro libero disciolto, essenziale per garantire la corretta igienizzazione.

Le sonde sono collegate a una centralina di controllo che elabora i dati e comanda le pompe dosatrici per immettere in automatico i prodotti chimici necessari (cloro e correttore di pH). Questo consente di mantenere i valori stabili, ridurre sprechi di prodotto e garantire il rispetto delle normative sanitarie.

Un sistema di questo tipo non solo tutela la salute dei nuotatori, ma prolunga anche la vita degli impianti e riduce i costi di gestione, grazie a un monitoraggio costante e preciso.

Per informazioni o preventivi, contattaci: @info

lunedì 11 agosto 2025

Sistema di dosaggio per soda caustica e acido solforico


L’immagine rappresenta un sistema di dosaggio per soda caustica e acido solforico, realizzato con pompe dosatrici a motore a membrana, completo di tutti gli accessori per un funzionamento sicuro ed efficiente.

In primo piano sono visibili due serbatoi da 1000 litri, ognuno dotato di lancia di aspirazione con filtro di fondo e sensore di livello incorporato, fissato mediante staffa direttamente al filtro. Le tubazioni di aspirazione sono correttamente collegate nella parte bassa della testata delle pompe dosatrici, evitando l’ingresso sul corpo pompa, così da ridurre turbolenze e garantire un flusso stabile del prodotto chimico.

Sulla mandata, le tubazioni sono collegate sopra la testata delle pompe e dotate di valvole di contropressione, per assicurare un dosaggio preciso e costante indipendentemente dalle variazioni di pressione nella linea. L’insieme è organizzato su uno skid compatto, pronto per l’installazione in impianti di trattamento acque o processi industriali.

Questo tipo di configurazione assicura maggiore affidabilità, riduce il rischio di fermo impianto e facilita le operazioni di manutenzione programmata.

Suggerimento tecnico: rispettare sempre le corrette connessioni di aspirazione e mandata della pompa è fondamentale per prolungarne la vita operativa e garantire la precisione del dosaggio.

Per informazioni specifiche o preventivi, contattaci: @info

Sistema di dosaggio del PAC (Policloruro di Alluminio)


L’immagine mostra in modo chiaro e schematico un sistema di dosaggio del PAC (Policloruro di Alluminio), utilizzato comunemente nel trattamento delle acque per la rimozione di solidi sospesi e impurità.

Il circuito è composto da:

  • Serbatoio di stoccaggio PAC in polietilene, con gruppo di aspirazione dotato di valvola di fondo per prevenire il riflusso e trattenere eventuali impurità.

  • Pompa dosatrice a membrana (motorizzata), scelta per la resistenza chimica e la precisione di dosaggio.

  • Valvola di contropressione, che mantiene stabile il flusso e garantisce una distribuzione costante del prodotto.

  • Sensore di flusso, che conferma l’effettivo passaggio della soluzione e segnala eventuali anomalie.

  • Linea di mandata verso il punto di applicazione.

Questa configurazione garantisce un dosaggio preciso, sicuro e continuo del PAC, riducendo sprechi di prodotto e assicurando la corretta efficienza del trattamento.
Un sistema di questo tipo è fondamentale per impianti di potabilizzazione, depurazione e processi industriali dove la qualità dell’acqua è un requisito essenziale.

Prestare sempre attenzione alla compatibilità dei materiali con il PAC e alla manutenzione periodica degli accessori, per garantire affidabilità e lunga durata del sistema.

Per informazioni o preventivi dettagliati, contattaci: @info