venerdì 20 giugno 2025

⚙️ Principali criticità dovute alla viscosità


  1. Fluttuazioni del flusso

    • La resistenza al passaggio è maggiore, il che rende difficile mantenere una portata costante. È facile incorrere in sottodosaggio o sovradosaggio .

  2. Aumento della contropressione

    • Il fluido denso crea una pressione di ritorno significativa, affaticando la pompa e riducendone efficacia e durata .

  3. Efficienza della pompa compromessa

    • La viscosità può impedire al fluido di riempire adeguatamente la camera di pompaggio, rendendo l’erogazione irregolare .

  4. Cavitazione e bolle d’aria

  5. Sensori e misurazione difficoltosa

    • Viene richiesto uno strumento avanzato (es. Coriolis) per misurare con precisione portate e viscosità, altrimenti si rischiano errori significativi .


🛠️ Strategie per gestire la viscosità

  • Pompe positive displacement (a spostamento positivo)
    Peristaltiche, a diaframmi o a coclea, ideali per fluidi viscosi grazie al loro funzionamento delicato e preciso .

  • Pompe a portata variabile
    Consentono di adeguare la velocità in base alla viscosità, mantenendo una portata costante .

  • Controllo temperatura
    Riscaldare il fluido lo rende più fluido, riducendo resistenza, contropressioni e rischio di cavitazione .

  • Monitoraggio e feedback
    Sensori di portata e pressione e sistemi automatici permettono di adattare il funzionamento in tempo reale .

  • Progettazione impiantistica adeguata
    Tubazioni ampie, meno curve e valvole antisfiato aiutano a minimizzare perdite di pressione e bolle .

  • Manutenzione e calibrazione regolari
    Assicurano tenuta, corretto dimensionamento dei tubi, sensori efficienti e assenza di depositi .


✔️ In sintesi

La viscosità rende il dosing di flocculanti complicato per via di:

  • portata irregolare,

  • pressione elevata,

  • rischi di cavitazione,

  • misurazioni imprecise.

Per contrastare ciò, si adottano pompe adatte, controllo temperatura, monitoraggio avanzato, impianti ottimizzati e manutenzione costante.

Per saperne di più, contattaci: @info

STAZIONE DOSAGGIO E STOCCAGGIO CHIMICI IN AGRICOLTURA


L'immagine rappresenta un sistema di irrigazione per un frutteto alimentato da un pozzo. L'acqua prelevata dal pozzo passa attraverso una stazione di dosaggio chimici, collegata a un fustino da 100 litri, prima di essere distribuita agli alberi tramite irrigatori. Il dosaggio avviene in linea, in modo automatico, per aggiungere fertilizzanti o correttori all'acqua d’irrigazione.

Per il sistema di dosaggio e di stoccaggio, contattaci: @info

lunedì 16 giugno 2025

Sistema di controllo automatico della torbidità per proteggere una turbina idroelettrica


Sistema di controllo automatico della torbidità per proteggere una turbina idroelettrica. Ecco come funziona in breve:

  1. L'acqua arriva da una sorgente (non potabile) e passa in una condotta.

  2. Una sonda NTU misura la torbidità dell’acqua in tempo reale.

  3. La sonda invia il valore alla centralina di controllo, alimentata da un pannello solare.

  4. Se il valore di torbidità supera la soglia impostata, la centralina attiva un'elettrovalvola.

  5. L'elettrovalvola devia il flusso d’acqua torbida facendola ritornare alla sorgente, bypassando la turbina.

  6. Se l’acqua è limpida (NTU sotto soglia), l’elettrovalvola resta chiusa e l’acqua prosegue verso la turbina.

👉 Il sistema serve a proteggere la turbina da danni o inefficienze causati da solidi sospesi o torbidità eccessiva.

Per i componenti di controllo, contattaci: @info

MAX CONSULTING


 

Impianto standard di trattamento dell’acqua potabile proveniente da un bacino montano


L’immagine rappresenta un impianto standard di trattamento dell’acqua potabile proveniente da un bacino montano, tipico per sistemi come l'innevamento programmato.

Le fasi principali sono:

  1. Captazione dal bacino montano
    L'acqua viene prelevata da una sorgente naturale (lago o serbatoio montano).

  2. Vasca di sedimentazione
    Qui l'acqua rallenta e i solidi sospesi più grossolani si depositano sul fondo per gravità.

  3. Filtro a sabbia (rapid sand filter)
    Rimuove le particelle più fini e migliora la limpidezza dell'acqua attraverso la filtrazione meccanica.

  4. Disinfezione UV
    L’acqua viene irradiata con luce ultravioletta per eliminare virus, batteri e altri microrganismi patogeni, senza uso di sostanze chimiche.

  5. Serbatoio di accumulo e distribuzione
    L'acqua trattata viene stoccata in un serbatoio pronto per la distribuzione o per l’alimentazione dell’impianto d’innevamento.

Questa sequenza assicura un’acqua sicura, limpida e priva di agenti patogeni, pronta per essere utilizzata anche a fini potabili o per applicazioni ambientali come l’innevamento.

Per i componenti, invia un'email a: @info

giovedì 12 giugno 2025

Perché è importante disinfettare l’acqua di una fontana pubblica

Le fontane pubbliche sono elementi decorativi e funzionali che migliorano la qualità degli spazi urbani, ma rappresentano anche potenziali fonti di contaminazione microbiologica se non correttamente manutenute. In particolare, le fontane a circuito chiuso, dove l’acqua viene continuamente ricircolata, richiedono particolare attenzione sotto il profilo igienico-sanitario.

Rischi microbiologici: Legionella e altri patogeni

L’acqua stagnante o scarsamente trattata può diventare un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri, tra cui la Legionella pneumophila. Questo microrganismo si sviluppa facilmente tra i 25 °C e i 45 °C e può diventare pericoloso se aerosolizzato, come avviene con gli zampilli delle fontane ornamentali. L’inalazione di goccioline contaminate può causare gravi infezioni respiratorie.

Obblighi normativi e responsabilità

Secondo le linee guida italiane e le normative regionali sulla prevenzione della Legionellosi, le fontane pubbliche con ricircolo d’acqua devono essere gestite in modo da minimizzare i rischi igienici. Ciò comporta:

  • la redazione di un piano di controllo del rischio biologico;

  • l’adozione di sistemi di trattamento, come la disinfezione automatica;

  • la registrazione e l’archiviazione dei controlli e delle analisi periodiche.

In caso di negligenza, le responsabilità possono ricadere sul gestore dell’impianto, con conseguenze civili e penali.

Tecniche di disinfezione più utilizzate

Tra i metodi più diffusi per il trattamento dell’acqua in fontane pubbliche troviamo:

  • Clorazione automatica mediante pompe dosatrici,

  • Biossido di cloro, efficace anche in presenza di biofilm,

  • Perossido di idrogeno o ozono, per trattamenti temporanei o in abbinamento.

L’utilizzo di pompe dosatrici consente un dosaggio preciso e costante del disinfettante, evitando sia sotto-dosaggi (inefficaci) sia sovradosaggi (corrosivi o pericolosi per la salute).

Vantaggi della disinfezione automatica

  • Miglior controllo igienico,

  • Minore formazione di alghe e biofilm,

  • Mantenimento dell’estetica e del funzionamento degli ugelli,

  • Maggiore sicurezza per gli utenti.


Conclusione

Disinfettare l’acqua di una fontana pubblica non è solo una scelta responsabile, ma spesso un obbligo normativo. I sistemi a circuito chiuso devono essere trattati con continuità e monitorati regolarmente. L’installazione di un impianto di disinfezione automatica rappresenta una soluzione efficace per garantire sicurezza, efficienza e conformità alle normative.

🔧 Consiglio tecnico: installa una pompa dosatrice affidabile, dimensionata sul volume d’acqua e sul disinfettante utilizzato, e integra il sistema con un controllo di livello o un misuratore Redox per regolare il dosaggio in tempo reale.

Per i componenti della disinfezione contattaci: @info

Trattamento dell’acqua in un chiarificatore: sintesi del processo


Il chiarificatore è un’unità fondamentale nei processi di trattamento delle acque reflue e industriali, progettato per separare i solidi sospesi dall’acqua tramite sedimentazione.

Fasi principali del processo:

  1. Ingresso dell’acqua grezza
    L'acqua da trattare entra nel chiarificatore attraverso un canale di distribuzione che ne rallenta la velocità, favorendo la sedimentazione.

  2. Flocculazione (se prevista)
    In alcuni impianti, prima del chiarificatore viene dosato un flocculante (tramite pompe dosatrici) per aggregare i solidi in fiocchi più grandi e pesanti, migliorando l’efficienza della sedimentazione.

  3. Sedimentazione
    All’interno del bacino, i solidi sospesi si depositano sul fondo per gravità, formando un fango. L’acqua chiarificata si separa naturalmente nella parte superiore.

  4. Raccolta dei fanghi
    Un sistema meccanico, come un ponte raschiatore, convoglia i fanghi verso una tramoggia centrale o periferica, da cui vengono estratti e inviati alla fase di trattamento fanghi.

  5. Sfioro dell’acqua chiarificata
    L’acqua depurata fuoriesce attraverso canalette di sfioro poste lungo il perimetro, pronte per ulteriori trattamenti o per il riutilizzo.


Nota tecnica: Il rendimento del chiarificatore dipende da fattori come il tempo di detenzione, la temperatura, la carica inquinante e l’eventuale impiego di coagulanti o flocculanti.

Per i componenti di dosaggi e monitoraggio, inviate una e-mail a: @info

Impianto di stoccaggio e dosaggio chimico

L'impianto di stoccaggio dei chimici consigliato, segue questa descrizione:

1. Serbatoi di stoccaggio


  • Realizzati in materiali resistenti alla corrosione (PE, PP, PVDF, acciaio inox) e disponibili in vari volumi (da poche decine a decine di migliaia di litri) Dotati di boccaporti, indicatori di livello, venting per evitare perdite di vapori, sfiati di sicurezza e possibilmente vasche secondarie di contenimento .

2. Pompe dosatrici

  • Le principali tipologie sono a membrana, a pistone e peristaltiche:

    • Membrana: alta precisione, buon isolamento dal fluido.

    • Pistone: portate elevate e pressione, modulari e adatte a fluidi viscosi 

    • Peristaltiche: il liquido non entra in contatto con componenti meccanici, ideale per fluidi aggressivi 

    • Possono essere pilotate in modalità manuale, temporizzata, proporzionale (ppm) o in base a impulsi/4‑20 mA.

3. Sistemi di misurazione e controllo della portata

  • L’integrazione di misuratori di flusso (magnetici, Coriolis, clamp-on) consente di realizzare sistemi closed-loop, migliorando precisione e sicurezza.

  • Sensori di livello, pH, redox e flussimetri (magnetici o Coriolis) permettono il monitoraggio continuo e l’arresto automatico in caso di fuori specifica o esaurimento prodotto.

4. Tubazioni e valvole

  • Realizzate in materiali compatibili (PVDF, PP, PVC, acciaio inox, Viton), spesso con valvole di non ritorno e a membrana per evitare residui e depositi.

5. Sistema di controllo integrato

  • Basato su PLC o microprocessori per regolare portata (proporzionale, a impulso, ppm), acquisire segnali da sensori (4‑20 mA, impulsi, livello) e attivare allarmi o processi automatici.


🔍 Flusso operativo tipico

  1. Carico: un serbatoio accumula il prodotto, mantenuto ermetico e monitorato il livello.

  2. Dosaggio: la pompa preleva chimico e lo inietta nella linea di processo, azionata da timer o input proveniente da misuratore di portata.

  3. Misura continua: il flusso viene misurato—e se necessario corretto in tempo reale—tramite sensori, formando un ciclo chiuso di controllo.

  4. Monitoraggio e sicurezza: se livello, pH o portata sono fuori range, il sistema blocca il dosaggio e attiva segnali o valvole di sicurezza.


Vantaggi del sistema

  • Precisione elevata: dosaggio controllato al millilitro o litro, riduzione sprechi.

  • 🔄 Efficacia operativa: produzione continua e dosaggio affidabile, con monitoraggio e allarmi.

  • 🛡️ Sicurezza: arresto automatico, contenimento vapori, compatibilità materiali per gestione sostanze pericolose.

Per i componenti della stazione di stoccaggio, contattaci: @info

mercoledì 11 giugno 2025

Impianto di raffreddamento con torri per acqua di processo stampi

Un impianto di raffreddamento con torri evaporative per acqua di processo stampi è progettato per dissipare il calore generato durante i cicli di stampaggio, mantenendo la temperatura ottimale per garantire qualità e produttività. Il sistema si compone principalmente di:

  • Circuito chiuso primario (a contatto con gli stampi) 

  • Circuito aperto secondario con torre evaporativa, dove avviene il reale scambio termico con l’ambiente.

Componenti principali:

  • Torre evaporativa: disperde calore attraverso l’evaporazione parziale dell’acqua.

  • Scambiatori di calore: trasferiscono il calore tra il circuito chiuso e quello aperto.

  • Pompe di ricircolo: garantiscono la circolazione costante dell’acqua nei due circuiti.

  • Filtri e separatori: evitano l'accumulo di impurità e fanghi.


Strumenti di monitoraggio e dosaggio chimico:

Per preservare l’efficienza del sistema e prevenire incrostazioni, corrosione e proliferazione biologica, vengono impiegati strumenti dedicati:

  • Sonde di conducibilità: monitorano la concentrazione salina dell'acqua e regolano lo spurgo automatico.

  • Controllore multiparametrico: gestisce i valori di pH, ORP e conducibilità, spesso integrato in quadri di controllo.

  • Pompe dosatrici: iniettano prodotti chimici (anticorrosivi, antincrostanti e biocidi) proporzionalmente o a tempo.

  • Contalitri e sensori di flusso: garantiscono l’effettivo dosaggio e rilevano anomalie.

  • Serbatoi con agitatori: per la preparazione e stoccaggio delle soluzioni chimiche concentrate.


Una gestione accurata di questi parametri assicura la durata del sistema, riduce i consumi di acqua e chimici e previene fermi impianto

Per i componenti di monitoraggio e dosaggio, contattaci: @info

martedì 10 giugno 2025

Trattamento dell'acqua da pozzo per uso potabile

 

  1. Prelievo dalla falda
    L'acqua viene estratta da un pozzo trivellato che raggiunge la falda acquifera. Una pompa sommersa o di superficie solleva l'acqua grezza verso l'impianto di trattamento.

  2. Filtrazione meccanica
    L'acqua passa attraverso filtri a sabbia o cartucce per rimuovere sabbia, limo e particelle sospese.

  3. Rimozione di ferro e manganese (se presenti)
    L'ossidazione con aria o ossidanti (es. permanganato di potassio) seguita da filtri specifici consente di eliminare questi metalli che possono dare cattivi odori, sapori e incrostazioni.

  4. Addolcimento (se necessaria la riduzione della durezza)
    Un addolcitore a resine cationiche sostituisce il calcio e il magnesio con sodio, migliorando la qualità dell'acqua per usi domestici.

  5. Filtrazione a carboni attivi
    Serve a rimuovere odori, sapori, pesticidi e composti organici, migliorando le caratteristiche organolettiche dell’acqua.

  6. Disinfezione finale
    L’acqua viene disinfettata con cloro, biossido di cloro o raggi UV per eliminare eventuali batteri o virus residui.

  7. Distribuzione
    L’acqua trattata viene inviata a un serbatoio di accumulo e poi distribuita alla rete idrica o direttamente all’utenza.


Questi passaggi possono variare in base alla qualità iniziale dell'acqua di falda e alla normativa vigente (es. D.Lgs. 18/2023 in Italia). Un’analisi chimica e microbiologica iniziale è sempre necessaria per progettare il sistema più adatto.

Per i componenti del trattamento, chiedi a: @info