martedì 10 giugno 2025

L'importanza del pH nelle acque di processo e reflue

 Il pH è uno dei parametri fondamentali per il controllo e il trattamento delle acque, sia in ambito industriale (acque di processo) che in ambito ambientale (acque reflue). La sua corretta gestione non solo è essenziale per il rispetto delle normative ambientali, ma anche per garantire l'efficienza degli impianti, la protezione delle apparecchiature e la sicurezza degli operatori.

Che cos'è il pH?

Il pH misura la concentrazione di ioni idrogeno (H⁺) in una soluzione ed è espresso con una scala logaritmica da 0 a 14:

  • pH 7: neutro (acqua pura)

  • pH < 7: acido

  • pH > 7: basico (alcalino)

Ogni variazione di una singola unità di pH corrisponde a un cambiamento di concentrazione degli ioni H⁺ di dieci volte. Ciò significa che un'acqua con pH 5 è dieci volte più acida di una con pH 6, e cento volte più acida di una con pH 7.

Perché il pH è cruciale nelle acque di processo?

  1. Reazioni chimiche controllate: Molti processi industriali dipendono da un intervallo di pH ben definito per funzionare correttamente (es. galvanica, produzione alimentare, trattamento tessile).

  2. Corrosione e incrostazioni: Un pH troppo basso o troppo alto accelera la corrosione dei metalli e può favorire la formazione di incrostazioni nelle tubazioni e negli scambiatori.

  3. Efficienza dei prodotti chimici: Coagulanti, flocculanti e disinfettanti sono spesso efficaci solo entro range specifici di pH.

Il pH nelle acque reflue: un parametro normativo e funzionale


Il controllo del pH nelle acque reflue è obbligatorio secondo la normativa ambientale (es. D.Lgs. 152/2006). I valori tipici ammessi per lo scarico variano tra 5,5 e 9,5, ma i limiti possono essere più restrittivi in funzione della destinazione finale (corpo idrico superficiale, rete fognaria, suolo).

Inoltre:

  • Un pH troppo acido o troppo alcalino può danneggiare i microrganismi impiegati nei trattamenti biologici.

  • Il dosaggio di correttori di pH (acidi o basi) va eseguito in continuo, con regolazione automatica, per evitare fluttuazioni pericolose.

    Il controllo del pH non è solo una formalità normativa, ma una leva tecnica fondamentale per la buona gestione degli impianti e la tutela ambientale. La scelta di sensori affidabili, pompe dosatrici precise e sistemi di controllo automatico fa la differenza nella qualità dell'acqua e nella durata degli impianti.

    Suggerimento tecnico: valuta sempre la calibrazione periodica dei sensori di pH e l’impiego di regolatori proporzionali per una risposta più stabile nel dosaggio correttivo.

Conclusione

Il controllo del pH non è solo una formalità normativa, ma una leva tecnica fondamentale per la buona gestione degli impianti e la tutela ambientale. La scelta di sensori affidabili, pompe dosatrici precise e sistemi di controllo automatico fa la differenza nella qualità dell'acqua e nella durata degli impianti.

Suggerimento tecnico: valuta sempre la calibrazione periodica dei sensori di pH e l’impiego di regolatori proporzionali per una risposta più stabile nel dosaggio correttivo.

Per il monitoraggio del ph in vasca e il dosaggio dei chimici, chiedi a: @info

lunedì 9 giugno 2025

L'importanza della viscosità nei dosaggi con pompe dosatrici

Introduzione

Nel dosaggio di fluidi, uno dei parametri più critici da considerare è la viscosità del liquido da movimentare. La viscosità, definita come la resistenza interna di un fluido allo scorrimento, influisce direttamente sulla precisione di dosaggio, sull’efficienza del sistema, sul tipo di pompa da selezionare e sulle condizioni di esercizio. Una gestione inadeguata della viscosità può portare a errori di dosaggio, cavitazione, usura prematura dei componenti e malfunzionamenti.

La viscosità e le pompe dosatrici

Le pompe dosatrici volumetriche, come quelle a membrana, a pistone o peristaltiche, sono progettate per erogare volumi precisi di fluido. Tuttavia, la loro capacità di aspirare e spingere il liquido dipende fortemente dalla sua viscosità.

  • Fluidi a bassa viscosità (es. acqua, soluzioni acquose diluite): generalmente non pongono problemi, ma possono causare perdite di adescamento se il sistema non è ben sigillato.

  • Fluidi ad alta viscosità (es. oli, polimeri, prodotti chimici concentrati): richiedono una maggiore forza di aspirazione e possono generare perdite di carico importanti.

Influenza della temperatura sulla viscosità

La temperatura del fluido influisce direttamente sulla sua viscosità:

  • All'aumentare della temperatura, la viscosità diminuisce: il fluido diventa più scorrevole.

  • Al diminuire della temperatura, la viscosità aumenta: il fluido oppone maggiore resistenza allo scorrimento.

Pertanto, è essenziale conoscere il profilo viscosità-temperatura del fluido da dosare, soprattutto se il dosaggio avviene in ambienti con forti escursioni termiche o se il liquido viene stoccato all’aperto o in ambienti non condizionati.

Esempio pratico: un polielettrolita concentrato a 15 °C può avere una viscosità doppia rispetto allo stesso prodotto a 30 °C. Se la pompa non è dimensionata per la condizione più sfavorevole, il dosaggio sarà impreciso o addirittura impossibile.

Impatti sul dimensionamento e la selezione della pompa

Quando si ha a che fare con fluidi viscosi, occorre:

  • Sovradimensionare la pompa per garantire una corretta aspirazione.

  • Ridurre la frequenza di funzionamento per mantenere il controllo sul dosaggio.

  • Utilizzare valvole di ritegno a bassa resistenza, compatibili con fluidi viscosi.

  • Installare pompe con motori a coppia elevata, soprattutto per modelli a pistone o peristaltici.

  • In alcuni casi, riscaldare il fluido o l'ambiente in cui è contenuto può essere una strategia efficace per ridurne la viscosità prima del dosaggio.

Buone pratiche di installazione per fluidi viscosi

  1. Tubazioni adeguate: usare tubazioni di diametro maggiorato e lunghezze contenute per ridurre le perdite di carico.

  2. Posizionamento corretto della pompa: installare la pompa il più vicino possibile al serbatoio per minimizzare il tratto di aspirazione.

  3. Aspirazione in discesa o a caduta: nei casi più critici, installare il serbatoio sopraelevato rispetto alla pompa.

  4. Valvole e filtri dimensionati correttamente: evitare restringimenti, curve strette e filtri troppo fini, che ostacolano il flusso di fluidi viscosi.

  5. Riscaldamento o coibentazione: valutare l’uso di serpentine riscaldanti, tracciature elettriche o coibentazioni per mantenere stabile la temperatura del fluido.

  6. Controllo della temperatura ambiente: se il fluido è sensibile alle variazioni termiche, è opportuno monitorare e controllare la temperatura della sala pompe o del quadro dosaggio.

  7. Adescamento facilitato: nei primi avviamenti, può essere utile iniettare una piccola quantità di acqua o fluido compatibile a bassa viscosità per aiutare la pompa a innescarsi.

Conclusioni

La viscosità non è un parametro secondario nella scelta e nell’installazione delle pompe dosatrici: è un fattore determinante per il buon funzionamento dell’impianto. Una valutazione corretta della viscosità operativa (in funzione della temperatura reale di esercizio) consente di scegliere la pompa giusta, di garantire precisione di dosaggio, di ridurre i costi di manutenzione e di assicurare la continuità operativa.

Consiglio tecnico: quando si progetta un sistema di dosaggio per fluidi non perfettamente acquosi, è fondamentale ottenere i dati di viscosità del prodotto alle diverse temperature, possibilmente forniti dal produttore chimico. Solo così si può effettuare un corretto dimensionamento e garantire prestazioni ottimali dell’impianto.

Per la pompa dosatrice ideale al dosaggio dei liquidi viscosi, contattaci: @info

Impianto disinfettante anti-Legionella in albergo


Negli impianti idrici centralizzati degli alberghi, la prevenzione della Legionella è fondamentale per la sicurezza sanitaria. Il sistema anti-Legionella è installato nel locale tecnico ed è composto da una centrale di dosaggio con pompe dosatrici collegate a un pannello di controllo e monitoraggio. Il trattamento prevede l’iniezione automatica e controllata di un biocida (solitamente a base di perossido d’idrogeno o cloro) nelle tubazioni dell’acqua calda sanitaria, mantenendo concentrazioni efficaci per la disinfezione continua. Il pannello consente la regolazione dei parametri e la registrazione dei dati per garantire conformità normativa e sicurezza per gli ospiti.

per i componenti del monitoraggio e della disinfezione, contattaci: @info

Monitoraggio di Cloro e pH in una SPA: Sicurezza, Comfort e Efficienza


Il corretto monitoraggio del cloro e del pH in una vasca idromassaggio (SPA) non è solo una questione di comfort per l’utente, ma anche di sicurezza e durabilità dell’impianto. Questi due parametri chimici sono fondamentali per garantire un'acqua disinfettata, stabile e priva di rischi per la salute e le superfici.

1. Perché monitorare cloro e pH in una SPA?

Le SPA sono ambienti ad alta temperatura, bassa capacità d'acqua e frequente ricambio di utenti. Questo rende l’equilibrio chimico particolarmente instabile. Il cloro viene consumato rapidamente e il pH tende a variare spesso.

  • Cloro libero: è il disinfettante principale. Un livello troppo basso non garantisce la disinfezione, mentre uno troppo alto può essere irritante per pelle e occhi.

  • pH: influisce sull'efficacia del cloro e sulla corrosività dell’acqua. Un pH fuori range compromette la disinfezione e può danneggiare le componenti dell’impianto.

2. Valori consigliati

ParametroIntervallo Ottimale
Cloro libero1,0 – 3,0 mg/l
pH7,0 – 7,4

Un pH troppo alto (>7,6) riduce drasticamente l’efficacia del cloro. Un pH troppo basso (<6,8) rende l’acqua corrosiva.

3. Sistemi automatici di controllo

Per evitare interventi manuali continui, oggi sono disponibili centraline elettroniche in grado di monitorare in tempo reale cloro e pH, connessi a pompe dosatrici per l’immissione automatica di:

  • Acido (per abbassare il pH)

  • Ipoclorito di sodio o altro disinfettante (per mantenere il cloro)

Il sistema è composto generalmente da:

  • Sensore pH e sensore redox o amperometrico per cloro

  • Centralina con display e soglie di allarme

  • Due pompe dosatrici per i prodotti chimici

  • Collegamenti elettrici e idraulici adeguati

4. Vantaggi dell'automazione

  • Costanza nei parametri chimici: niente picchi o carenze.

  • Riduzione dei rischi per gli utenti: soprattutto per bambini e persone con pelle sensibile.

  • Minore consumo di prodotti chimici: grazie al dosaggio mirato.

  • Durata maggiore dei componenti: evitando corrosione o incrostazioni.

5. Attenzione all’installazione


La sonda va collocata in un punto di ricircolo ben miscelato, lontano da immissioni dirette di prodotti chimici. È necessario prevedere una manutenzione periodica delle sonde e una corretta taratura del sistema.

Conclusione
In una SPA, mantenere costanti i valori di cloro e pH è essenziale per la salute degli utenti e la buona conservazione dell’impianto. L’uso di centraline automatiche con pompe dosatrici rappresenta la soluzione tecnica più affidabile, efficiente e sicura.

🛠️ Assicurati che il sistema sia installato correttamente e controllato regolarmente per garantire un'acqua sempre perfetta.

Per i componenti del monitoraggio e del dosaggio del cloro e del ph-, contattaci: @info

giovedì 5 giugno 2025

Come si misura la torbidità in una vasca di un depuratore


La torbidità rappresenta la quantità di particelle sospese in un liquido che ne riducono la trasparenza. Nei depuratori, la sua misura è fondamentale per valutare l'efficienza del trattamento e controllare la qualità dell'acqua in uscita.

La torbidità si misura comunemente con un sensore ottico, detto turbidimetro, installato direttamente nella vasca o in una linea di bypass. Questo strumento funziona secondo il principio della nefelometria: una sorgente luminosa illumina l’acqua e un rilevatore misura la luce diffusa dalle particelle sospese. Maggiore è la quantità di luce diffusa, maggiore è la torbidità.

L’unità di misura più usata è il NTU (Nephelometric Turbidity Unit). I sensori moderni offrono letture in tempo reale e possono essere collegati a sistemi di controllo per la gestione automatica dell’impianto.

📌 Attenzione: una corretta installazione e una regolare pulizia del sensore sono fondamentali per garantire misure affidabili.

Per l'acquisto dei componenti, contatteci: @info

mercoledì 28 maggio 2025

Impianto di lavaggio bottiglie con disinfezione e controllo di processo


In un moderno impianto di lavaggio bottiglie, la qualità dell’acqua di processo è fondamentale per garantire igiene e sicurezza. Il sistema include una fase di disinfezione chimica, gestita tramite pompe dosatrici che iniettano agenti sanificanti a concentrazione controllata. Un misuratore di solidi sospesi monitora la qualità dell’acqua di lavaggio, segnalando l’eventuale accumulo di particelle che possono compromettere il risultato. A valle del processo, un misuratore di portata in uscita consente di verificare i consumi idrici e ottimizzare la gestione dell’impianto. Il monitoraggio continuo dei parametri garantisce efficienza, risparmio e conformità alle normative igienico-sanitarie.

Per la fornitura dei componenti contattaci: @info

lunedì 26 maggio 2025

Controllo della conducibilità in una catena di verniciatura


In una catena di trattamento chimico per impianti di verniciatura, il controllo della conducibilità è fondamentale per garantire l’equilibrio del bagno e la qualità finale del processo.

Il sistema si compone di:

  • Serbatoi di acido e soda, che contengono i reagenti per la regolazione del pH e della conducibilità;

  • Pompe dosatrici a motore SEKO MS1, che dosano con precisione i prodotti chimici all’interno delle vasche;

  • Vasche di bagno verniciatura, dove avviene il trattamento dei pezzi;

  • Centralina di controllo SEKO K100, dotata di sonda di conducibilità, che monitora in continuo i parametri del bagno e regola automaticamente il dosaggio dei reagenti.

Il sistema assicura un dosaggio automatico e preciso di acido o soda in funzione della conducibilità misurata, ottimizzando il processo e riducendo gli sprechi chimici.

Consiglio tecnico: un corretto dimensionamento e una taratura accurata della sonda di conducibilità sono essenziali per garantire l’efficienza e l’affidabilità dell’intero impianto.

Per saperne di più, contattaci: @info 

DOSAGGIO SANIFICANTE E POLIFOSFATI CON MONITORAGGIO CLORO IN RETE


Il trattamento di disinfezione delle reti sanitarie di acqua calda consiste nell’iniezione controllata di cloro tramite pompe dosatrici collegate a centraline con sonda, posizionate sul ricircolo dell’acqua calda. Questo sistema consente di mantenere un livello costante di disinfettante, prevenendo la proliferazione batterica, in particolare della Legionella. In parallelo, la protezione delle tubazioni viene assicurata dall’aggiunta di prodotti a base di polifosfati, dosati automaticamente sulla rete di acqua fredda. I polifosfati creano un sottile film protettivo interno alle tubazioni, riducendo la corrosione e la formazione di incrostazioni calcaree, prolungando la vita utile dell’impianto.

Per i componenti di dosaggio e monitoraggio, contattaci: @info

Dosaggio cloro in rete con monitoraggio dei parametri in acqua




La clorazione in rete è un processo fondamentale per garantire la disinfezione continua dell’acqua potabile proveniente da sorgenti naturali, spesso prive di protezione igienico-sanitaria. Il sistema prevede l’immissione controllata di ipoclorito di sodio tramite pompe dosatrici, generalmente attivate da contatori lancia impulsi installati sulla rete.

L’iniezione avviene direttamente nella tubazione dell’acquedotto, a valle della captazione o del serbatoio, e viene regolata sulla base del flusso d’acqua e del valore di cloro residuo misurato a valle da una centralina con sonda amperometrica. In questo modo si assicura una disinfezione efficace, mantenendo i parametri entro i limiti normativi.

Per i componenti di dosaggio e monitoraggio, contattaci: @info

martedì 20 maggio 2025

Trattamento del ferro in acqua da pozzo con deferizzatore e dosaggio cloro a impulsi


L’acqua proveniente da pozzo può contenere elevate concentrazioni di ferro disciolto, che una volta esposto all’aria si ossida, formando precipitati che intasano tubazioni, impianti e riducono la qualità dell’acqua. Per risolvere questo problema si impiega un sistema di trattamento combinato.

Il processo inizia con il dosaggio di cloro mediante una pompa dosatrice automatica, che viene attivata da un contatore volumetrico a lancia impulsi. Questo contatore, posto sulla linea idraulica, invia impulsi elettrici proporzionali al volume d’acqua che scorre, permettendo un dosaggio preciso e proporzionale del disinfettante.

Il cloro serve a ossidare il ferro ferroso (Fe²⁺), trasformandolo in ferro ferrico (Fe³⁺), insolubile, che può essere poi rimosso dal deferizzatore. Il deferizzatore è un filtro a massa specifica che trattiene i precipitati di ferro, chiarificando l’acqua prima che venga immessa nella rete o utilizzata per scopi domestici.

Questo sistema garantisce efficienza, automazione e qualità dell’acqua, riducendo manutenzioni e preservando gli impianti a valle.

Consiglio tecnico: verificare periodicamente l’efficienza del deferizzatore e la taratura del dosaggio cloro per assicurare prestazioni costanti nel tempo.

Per la stazione di dosaggio completa di contatore lancia impulsi, chiedi un preventivo a: @info