mercoledì 22 ottobre 2025

Dosaggio melassa con pompa dosatrice

Per la melassa (che è un liquido viscoso, zuccherino e leggermente acido, con residui organici), la scelta del materiale della guarnizione è importante per evitare rigonfiamenti, incollaggi o degradazioni dovute alla natura zuccherina e ai sottoprodotti fermentativi.

Ecco il confronto:

🔹 EPDM (Etilene Propilene Diene Monomero)

  • Ottima resistenza ad acqua calda, vapore, acidi diluiti, basi e soluzioni acquose zuccherine.

  • Buona compatibilità con prodotti alimentari e soluzioni a base di zuccheri (come la melassa).

  • ⚠️ Non compatibile con oli, grassi e solventi idrocarburici.

  • 🔸 Temperatura d’uso tipica: –40 °C ÷ +120 °C.

🔹 FKM-B (Viton / Fluoroelastomero)

  • ✅ Eccellente con solventi, oli, idrocarburi e prodotti chimici aggressivi.

  • ⚠️ Non indicato per miscele zuccherine o soluzioni contenenti acidi organici e acqua in alta percentuale.

  • 🔸 Più costoso e meno flessibile.

Come si dimensiona una pompa dosatrice?

1) Grandezze da determinare prima di scegliere la pompa

  1. Portata del processo (Q_proc) — volume d’acqua/processo che riceve il dosaggio, in L/h (o m³/h).

  2. Dose richiesta (C_req) — concentrazione richiesta nel processo, espressa in mg/L, g/L, ppm o % v/v.

  3. Concentrazione della soluzione dosata (C_stock) — concentrazione del prodotto nella soluzione che la pompa eroga (mg/L o g/L).

  4. Pressione di esercizio / contropressione (P_system) — pressione presente sulla mandata (bar) o perdite e prevalenza necessaria (m H₂O).

  5. Condizioni di aspirazione — prevalenza di aspirazione, lunghezza tubi, eventuale aspirazione in sottobattente o in aspirazione (suction lift).

  6. Temperatura, viscosità, compatibilità chimica — materiali della pompa e guarnizioni.

  7. Precisione richiesta e turndown — es. ±1%, turndown ratio necessario (es. 1:100).

  8. Tipo di controllo richiesto — proporzionale, a impulsi, analogico 4–20 mA, manuale.

Accessori consigliati

  1. Valvola di contropressione sulla mandata (immediatamente dopo la pompa) per stabilizzare il dosaggio.

  2. Valvola di sicurezza / o valvola multifunzione con ritorno al serbatoio per proteggere da sovrapressioni.

  3. Valvola di non ritorno in mandata se necessario.

  4. Smorzatore di pulsazioni (specialmente per pompe a membrana) se il punto d’iniezione è sensibile.

  5. Filtro aspirazione + filtro per immissione chimico (maggiore protezione per particelle).

  6. Tubazioni e raccordi compatibili (PTFE, HDPE, PVDF a seconda del prodotto).

  7. Manometro a valle della pompa / sulla valvola multifunzione per verificare la pressione effettiva.

Note pratiche finali

  • Se la pompa verrà usata in sottobattente o con aspirazione lunga, considera una pompa con capacità di aspirazione adeguata (o una testa di aspirazione con pressurizzazione).

  • Verifica il turndown reale del costruttore (non solo quello teorico).

  • Prevedi un piccolo serbatoio intermedio o ritorno per evitare sovraccarichi in caso di chiusura accidentale del punto di dosaggio.

VALVOLA DI CONTROPRESSIONE, VALVOLA DI SICUREZZA E MULTIFUNZIONE


🔹 1. Disposizione di valvola di contropressione e valvola di sicurezza

Entrambe si installano sulla linea di mandata della pompa dosatrice, ma con funzioni distinte e quindi in posizioni differenti.

a. Valvola di contropressione

  • Scopo: garantire una pressione minima costante sul lato mandata, migliorando la precisione del dosaggio e impedendo il flusso incontrollato del liquido (ad esempio per effetto sifone).

  • Posizione: si installa immediatamente dopo la pompa dosatrice, sulla linea di mandata, prima di qualsiasi derivazione o accessorio.

  • Motivo: la pompa deve “sentire” la contropressione per dosare con regolarità ogni colpo del pistone o membrana.

Schema:

Pompa → Valvola di contropressione → Linea di mandata → Punto di iniezione

b. Valvola di sicurezza (sovrapressione)

  • Scopo: proteggere la pompa e la linea da sovrappressioni accidentali (es. chiusura del punto d’iniezione, valvola di non ritorno bloccata, ecc.).

  • Posizione: si monta in parallelo alla linea di mandata, con un tubo di ritorno al serbatoio di aspirazione o al contenitore del chimico.

  • Funzionamento: se la pressione supera la taratura, la valvola si apre scaricando il liquido e riportando la pressione a valori sicuri.

Schema:

Pompa → Valvola di contropressione → Linea di mandata

               ↘

                → Valvola di sicurezza → Ritorno al serbatoio

🔹 2. Quando conviene usare una valvola multifunzione

La valvola multifunzione integra in un unico corpo contropressione + sicurezza + spurgo + talvolta by-pass manuale o manometro, quindi sostituisce entrambe le valvole separate.

Conviene usarla quando:

  • Lo spazio di installazione è ridotto o si desidera una soluzione compatta e ordinata.

  • Si vuole semplificare la manutenzione e taratura, evitando più connessioni e guarnizioni.

  • La pompa è di piccola o media portata (generalmente fino a 50–100 l/h), dove la multifunzione garantisce prestazioni equivalenti alle valvole singole.

  • Si richiede una taratura di fabbrica precisa (spesso le multifunzioni sono pre-tarate).

Meglio invece usare valvole separate quando:

  • L’impianto ha pressioni elevate o condizioni critiche (chimici aggressivi, alta temperatura, impulsi forti).

  • Si desidera personalizzare la taratura di sicurezza e contropressione in modo indipendente.

  • Si vuole garantire maggiore ridondanza o manutenzione separata dei componenti.

🔹 Conclusione tecnica

In un impianto standard:

Pompa dosatrice → Valvola di contropressione → (Derivazione con valvola di sicurezza verso serbatoio).

Se l’impianto è compatto, con pompe a membrana di piccola portata (es. SEKO Tekna, Tekba, ecc.),

una valvola multifunzione è la soluzione più pratica e pulita, garantendo le stesse funzioni di protezione e stabilità del dosaggio.


 

lunedì 20 ottobre 2025

VALVOLA MULTIFUNZIONE NEI SISTEMI DI DOSAGGIO

 

⚙️ Cos’è la valvola multifunzione

La valvola multifunzione è un componente installato sulla testata di mandata della pompa dosatrice (tipicamente a membrana), con l’obiettivo di:

  • proteggere la pompa e l’impianto da sovrapressioni o ritorni di fluido;

  • mantenere stabile la pressione di lavoro per migliorare la precisione di dosaggio;

  • facilitare lo spurgo dell’aria e le operazioni di manutenzione.

È chiamata “multifunzione” perché integra in un unico corpo più funzioni che, altrimenti, richiederebbero diverse valvole separate.


🔩 Componenti principali

Una valvola multifunzione standard include generalmente:

  1. Valvola di contropressione (back pressure valve)

    • Mantiene costante una pressione minima in mandata, anche quando la linea è a scarico libero.

    • Questo garantisce che la pompa dosi sempre in condizioni stabili, evitando sovradosaggi o impulsi irregolari.

  2. Valvola di sicurezza (sovrapressione)

    • Interviene quando la pressione in mandata supera il valore massimo impostato, aprendo verso un tubo di scarico o ritorno al serbatoio.

    • Protegge la pompa, la membrana e la linea da danni meccanici.

  3. Valvola di sfiato o spurgo (manuale o automatica)

    • Permette di eliminare aria o gas intrappolati nella testata o nella linea, assicurando che la pompa dosi solo liquido.

    • Può essere dotata di un piccolo tubo di ritorno al serbatoio.

  4. Valvola di non ritorno (check valve)

    • Impedisce che il fluido torni indietro verso la pompa quando è ferma o in fase di aspirazione.


🧠 Funzionamento tecnico integrato

Durante il funzionamento:

  1. La pompa aspira il liquido e lo spinge nella linea di mandata.

  2. La valvola di contropressione mantiene la linea a un valore (es. 1–2 bar) anche se a valle non vi è resistenza, garantendo un dosaggio stabile.

  3. Se la pressione nella linea sale oltre il limite di sicurezza (es. 6 bar), la valvola di sovrapressione apre e scarica il liquido verso il serbatoio.

  4. In fase di avvio o manutenzione, si può aprire la valvola di sfiato per eliminare aria dalla testata.


⚠️ Attenzioni di installazione

  • Montare la valvola direttamente sulla testata di mandata della pompa, in posizione verticale.

  • Collegare il tubo di scarico/sfiato al serbatoio del prodotto chimico (mai a scarico libero).

  • Verificare la compatibilità chimica dei materiali (PVC, PVDF, PP, PTFE, ecc.) con il fluido trattato.

  • Tarare le pressioni secondo i valori indicati dal costruttore della pompa.

  • Controllare periodicamente la tenuta delle membrane o guarnizioni interne, soprattutto se si dosano acidi o ossidanti.

INSTALLAZIONE DI UNA POMPA DOSATRICE SOTTO BATTENTE

 

L’installazione sottobattente di una pompa dosatrice (cioè con il livello del liquido nel serbatoio più alto della pompa) è una condizione generalmente favorevole per il funzionamento, ma richiede alcune attenzioni tecniche precise per evitare problemi di sicurezza, corrosione o dosaggio errato.

Ecco i punti chiave da considerare:


⚙️ 1. Definizione di installazione sottobattente

La pompa è “sottobattente” quando la valvola di aspirazione si trova al di sotto del livello del liquido nel serbatoio.
👉 In questa configurazione, il liquido arriva alla pompa per gravità, mantenendo la linea di aspirazione sempre piena.


🧰 2. Vantaggi tecnici

  • Adescamento facilitato: la pompa è sempre piena di liquido, quindi non serve aspirare aria o innescare manualmente.

  • Meno rischio di cavitazione: il liquido non evapora facilmente nella linea di aspirazione.

  • Dosaggio più stabile e preciso: la pressione in aspirazione è sempre positiva.


⚠️ 3. Attenzioni fondamentali

a) Tenuta della linea di aspirazione

  • Deve essere ermetica, anche se in pressione positiva, per evitare gocciolamenti o ingressi d’aria.

  • Usare tubi rinforzati compatibili con il prodotto chimico.

b) Valvola di non ritorno in aspirazione

  • È obbligatoria per evitare che il liquido continui a fluire verso la pompa quando questa è ferma.

  • Alcune pompe dosatrici la integrano nella lancia di aspirazione.

c) Valvola di intercettazione (rubinetto)

  • Installare una valvola a monte della pompa per poterla isolare dal serbatoio durante la manutenzione.

  • È utile aggiungere anche una valvola di spurgo per svuotare la linea in sicurezza.

d) Posizionamento corretto

  • La pompa deve essere più in basso del fondo del serbatoio, ma non troppo: 30–50 cm di dislivello sono ideali.

  • Evitare curve o tratti orizzontali nella linea di aspirazione per ridurre i ristagni.

e) Sicurezza chimica

  • Se il prodotto è corrosivo o tossico (es. acido, ipoclorito), assicurarsi che:

    • la pompa sia realizzata in materiale compatibile (PVDF, PTFE, PP, ecc.);

    • sia presente una vaschetta di contenimento sotto la pompa;

    • i giunti e raccordi siano serrati e controllabili visivamente.

f) Valvola di sfogo aria (autospurgo)

  • Anche se la pompa è sottobattente, una valvola di sfiato manuale o automatica è utile per eliminare eventuali bolle d’aria residue.

g) Tubazione di mandata

  • Dotare la linea di mandata di valvola di non ritorno e, se necessario, di smorzatore di pulsazioni per stabilizzare la portata.


🧪 4. Verifica funzionale

Durante la prima messa in servizio:

  1. Riempire il serbatoio e aprire la valvola di alimentazione.

  2. Sfiatare l’aria tramite la valvola di spurgo della pompa.

  3. Controllare l’assenza di perdite in aspirazione e mandata.

  4. Eseguire un test di dosaggio per verificare la precisione.

venerdì 17 ottobre 2025

FORNITURA DI COMPONENTI E ACCESSORI PER IL DOSAGGIO DEI CHIMICI


 @info

PS2 - POMPA A MOTORE CON RITORNO A MOLLA

  • Le pompe Spring PS2 sono pompe dosatrici a pistone che utilizzano molteplici versioni di testa, potenze del motore e lunghezze della corsa, che possono essere combinate per ottenere le diverse configurazioni idrauliche, rendendo la gamma adatta a un gran numero di applicazioni. 
  • Le pompe PS2 hanno un meccanismo di ritorno a molla alloggiato in una robusta struttura in alluminio e ogni modello può essere configurato con due diverse frequenze di dosaggio (colpi/min). Per variare la portata della pompa, la lunghezza della corsa può essere regolata con una manopola o anche automaticamente, utilizzando il Kit AKTUA comandato da un segnale 4 - 20 mA o dalla frequenza di un segnale a impulsi. 
  • Le pompe PS2 sono disponibili con motore elettrico trifase o monofase, entrambi con protezione IP55.

KRONOS - POMPE DOSATRICI PERISTALTICHE INDUSTRIALI


Kronos . una gamma di pompe peristaltiche durevoli e robuste adatte a molteplici applicazioni nei settori della pulizia, dell’igiene e del trattamento delle acque. Facile da installare, e richiedendo una manutenzione minima l’intera gamma Kronos è progettata per offrire una soluzione che fornisca convenienza e affidabilità agli operatori impegnati. Dove le condizioni idrauliche lo consentono, l’utilizzo di una pompa peristaltica piuttosto che a solenoide consente agli utenti di evitare le comuni difficoltà di adescamento quando si cambia il serbatoio, come possibili incrostazioni all’interno delle valvole e il rumore ritmico durante il funzionamento della pompa, permettendo un dosaggio costante, uniforme e non impulsivo del prodotto chimico.


@info

lunedì 13 ottobre 2025

Kosmo MM2 - Pompe a motore con membrana meccanica e ritorno impegnato


  • Tra le pompe Kosmo, sono quelle della famiglia MM2 che offrono le prestazioni di dosaggio più alte, adatte quindi alle applicazioni più gravose. Costruite in metallo resistente con un alloggiamento in fusione di alluminio, Kosmo MM2 offre portate fino a 2.300 l/h, a pressioni fino a 10 bar. 
  • Come tutte le pompe SEKO, Kosmo è progettata utilizzando materiali scelti per la loro robustezza e per la compatibilità chimica ed è concepita per lavorare per lunghi periodi di funzionamento continuo, sfruttando i benefici meccanici del suo affidabile sistema ad eccentrico variabile. Il diaframma in PTFE della Kosmo è direttamente collegato alle parti mobili del meccanismo, sia in mandata e in aspirazione, e questo permette alla pompa di gestire facilmente anche condizioni di alta prevalenza. 
  • Tutti i componenti usufruiscono di lubrificazione permanente, e l’utilizzo di affidabili cuscinetti a sfera per le principali parti mobili aiuta a prevenire il surriscaldamento del meccanismo e a prolungare la vita della pompa, con l’ulteriore vantaggio di un funzionamento particolarmente silenzioso.

Tekba - Pompa elettromagnetica dosatrice con montaggio a basamento


La Tekba è una pompa dosatrice elettromagnetica digitale con installazione a basamento. Questa gamma rappresenta il miglior compromesso tra affidabilità, precisione di dosaggio e semplicità d’uso, ed è stata progettata per soddisfare tutte le esigenze del mercato. Tekba offre le stesse caratteristiche e funzioni della gamma Tekba-R, ad eccezione della regolazione meccanica della corsa, ma con una più ampia selezione di modelli che consentono una la scelta più mirata e conveniente per ogni specifica applicazione.

  • Range di portata: 2,5 – 110 l/h, fino a 20 bar 
  • Parti a contatto col liquido: PVDF, PTFE, FFKM, EPDM, FKM-B e Ceramica