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lunedì 22 aprile 2024

MONITORAGGIO ABBATTIMENTO LEGIONELLA - IMPIANTI TERMOSANITARI


Il monitoraggio del perossido di idrogeno (H2O2) nei trattamenti anti legionella può essere effettuato utilizzando diversi metodi e strumentazioni, a seconda delle esigenze specifiche e dei requisiti normativi. Ecco alcuni approcci comuni per il monitoraggio del perossido di idrogeno:

Test Chimico: I test chimici sono uno dei modi più semplici e convenienti per monitorare il perossido di idrogeno nell'acqua. I test chimici possono essere basati su reagenti colorimetrici o titolativi che reagiscono con il perossido di idrogeno producendo un cambiamento di colore o una variazione di concentrazione che può essere misurata e correlata alla concentrazione di H2O2 nell'acqua.

Analisi Spettrofotometrica: Questo metodo coinvolge l'utilizzo di uno spettrofotometro per misurare l'assorbanza della luce ad una lunghezza d'onda specifica che è correlata alla concentrazione di perossido di idrogeno nell'acqua. Questo metodo può essere più preciso rispetto ai test chimici e può essere adatto per monitorare concentrazioni più basse di H2O2.

Sensori Elettrochimici: I sensori elettrochimici possono essere utilizzati per monitorare il perossido di idrogeno in tempo reale. Questi sensori utilizzano una cella elettrochimica che produce un segnale elettrico proporzionale alla concentrazione di H2O2 nell'acqua. Questo metodo offre la possibilità di monitoraggio continuo e in tempo reale delle concentrazioni di perossido di idrogeno.

Tecnologie di Monitoraggio Online: Esistono sistemi di monitoraggio online specificamente progettati per il monitoraggio continuo dei livelli di perossido di idrogeno nell'acqua. Questi sistemi possono essere integrati direttamente nei sistemi di trattamento dell'acqua e forniscono dati in tempo reale sulla concentrazione di H2O2, consentendo un controllo immediato e una risposta rapida in caso di deviazioni dai livelli desiderati.

Indipendentemente dal metodo utilizzato, è importante seguire le linee guida e le normative applicabili per il monitoraggio del perossido di idrogeno nei trattamenti anti legionella al fine di garantire la sicurezza dell'acqua e la conformità alle normative ambientali.

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lunedì 13 novembre 2023

Trattamenti per la prevenzione della legionella


La Legionella è un batterio che può causare la legionellosi, una malattia polmonare grave. Le infezioni da Legionella sono associate spesso all'acqua e si possono verificare in sistemi di distribuzione dell'acqua, come quelli negli edifici, compresi gli impianti di climatizzazione, le torri di raffreddamento, le vasche idromassaggio e i sistemi di tubazioni.

Per prevenire la proliferazione della Legionella e ridurre il rischio di infezioni, vengono adottati diversi trattamenti. Ecco alcuni dei principali trattamenti anti Legionella:

Igiene e Manutenzione: Una corretta igiene e manutenzione degli impianti idrici è fondamentale per prevenire la crescita della Legionella. Ciò include la pulizia regolare degli impianti, la rimozione di depositi e sedimenti e il controllo delle temperature dell'acqua.

Controllo della Temperatura: La Legionella cresce tipicamente in acque con temperature comprese tra 20°C e 50°C. Mantenere l'acqua a temperature superiori a 60°C può aiutare a prevenire la proliferazione del batterio. D'altra parte, è importante evitare temperature troppo basse o stagnanti.

Disinfezione Termica: Aumentare la temperatura dell'acqua a livelli elevati per un periodo di tempo specifico può essere un metodo di disinfezione termica. Questo processo, noto come "shock termico" o "disinfezione termica intermittente", può essere utilizzato per eliminare la Legionella.

Trattamenti Chimici: L'uso di agenti chimici può contribuire a controllare la crescita della Legionella. Ad esempio, il cloro, il biossido di cloro, l'acido peracetico e altri agenti chimici possono essere utilizzati nei sistemi di acqua per ridurre la presenza di batteri.

Filtri e Filtrazione: L'utilizzo di filtri può contribuire a rimuovere particelle e sedimenti che possono favorire la crescita della Legionella. I filtri possono essere utilizzati in combinazione con altri trattamenti.

Ultrasuoni: Alcuni sistemi utilizzano ultrasuoni per prevenire la formazione di biofilm e la crescita della Legionella. Questo approccio può essere utilizzato come parte di un programma integrato di controllo della Legionella.

Monitoraggio e Analisi: È fondamentale monitorare regolarmente la presenza di Legionella attraverso test di campionamento dell'acqua. Il monitoraggio continuo aiuta a identificare tempestivamente la presenza del batterio e ad adottare misure correttive.

Isolamento Termico: L'isolamento termico delle tubazioni può aiutare a mantenere le temperature dell'acqua entro limiti accettabili, riducendo così il rischio di proliferazione della Legionella.

È importante notare che le strategie di controllo della Legionella devono essere personalizzate in base al tipo di impianto, all'utilizzo dell'acqua e alle specifiche condizioni ambientali. Inoltre, devono essere implementate in conformità con le normative locali e le linee guida sanitarie. La gestione del rischio della Legionella è una parte cruciale della gestione dell'acqua in ambienti come impianti di condizionamento, ospedali, strutture alberghiere e altri edifici che utilizzano sistemi di distribuzione dell'acqua.

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lunedì 11 settembre 2023

lunedì 26 giugno 2023

MONITORAGGIO BIOCIDA IN UN IMPIANTO TERMOSANITARIO

Premessa

La legionella (Legionella Brenner et al., 1979) è un genere di batteri gram-negativi aerobi.

La legionella deve il nome all'epidemia acuta che nell'estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion (chiamati "Legionnaires") riuniti in un albergo di Philadelphia causando ben 34 morti su 221 contagiati (erano presenti oltre 4.000 veterani), con eziologia ignota a quel tempo; solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un batterio, denominato legionella, che fu isolato nel gennaio del 1977 nell'impianto di condizionamento dell'hotel dove i veterani avevano soggiornato[1]. Contrariamente a quanto riscontrato nel 1977, recentemente l'attenzione degli scienziati si è spostata sui circuiti di distribuzione di acqua sanitaria.

"Legionellosi" è la definizione di tutte le forme morbose causate da batteri Gram-negativi aerobi del genere Legionella.

Il genere Legionella comprende 62 diverse specie (sottospecie incluse) e circa 70 sierogruppi. Solamente 20 specie sono in grado di determinare casi di malattia nell’uomo. Legionella pneumophila è la specie più frequentemente rilevata nei casi diagnosticati (Fields et al., 2002) ed è costituita da 16 sierogruppi di cui Legionella pneumophila sierogruppo 1, (responsabile dell’epidemia di Filadelfia), è causa del 95% delle infezioni in Europa. Anche in Italia l’analisi della distribuzione di specie e sierogruppi isolati nel nostro territorio ha confermato la prevalenza di Legionella pneumophila e in particolare del sierogruppo 1 nel 90% dei casi di malattia (Fontana et al., 2014). Nel resto del mondo il 91.5% dei casi comunitari è dovuto alla sottospecie pneumophila, soprattutto di sierogruppo 1 (84.2%), mentre i sierogruppi dal 2 al 13 rappresentano il 7.4% (Rota et al, 2005). Fonte Wikipedia

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venerdì 7 aprile 2023

Pannello monitoraggio biocida in una rete termo-sanitaria

per una lettura migliore premi sulla slide

Le legionelle sono ampiamente diffuse in natura. Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive (comprese quelle termali), fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti esse raggiungono quelli artificiali come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana (Declerck et al., 2007; Fliermans et al.,1981). fonte Wikipedia
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lunedì 8 giugno 2020

Valutazione del rischio derivante dalla presenza dei batteri del genere “Legionella”

La valutazione del rischio Legionella è il primo passo per esaminare gli aspetti critici e di rischio negli impianti di una struttura. Si concretizza nell’elaborazione di un DVR (Documento di Valutazione del Rischio Legionella). La valutazione rischio Legionella è l’approccio suggerito da tutte le linee guida esistenti per affrontare al meglio il problema della Legionella. Si tratta di un’importante indagine periodica che ha lo scopo di individuare tutte le criticità degli impianti soggetti a rischio di contaminazione da Legionella. La valutazione dei rischi derivanti dalla Legionella consiste operativamente nell’elaborazione di uno specifico “Documento di Valutazione del Rischio” (DVR). Il DVR Legionella contempla tutto ciò che è necessario per individuare e successivamente gestire i rischi di sviluppo e propagazione dei batteri Legionella in una determinata struttura. Tale documento di valutazione dei rischi rappresenta la pietra angolare su cui si sviluppa una completa e corretta gestione del rischio di Legionella. Il DVR Legionella è uno specifico elaborato tecnico che descrive dettagliatamente e valuta tutte le variabili che concorrono ad aumentare il rischio di contagio da Legionella in una determinata struttura. Solo tecnici qualificati possono redigere un DVR completo che rappresenta la guida principale da seguire in caso di contaminazioni da Legionella. Si aggiorna periodicamente per essere certi di affrontare tutti i problemi di questo fenomeno nel migliore dei modi. Di norma il Documento di Valutazione del Rischio (DVR) Legionella si aggiorna ogni due anni per la maggior parte delle strutture, come ad esempio le strutture ricettive e alberghiere. Per una maggiore sicurezza, le strutture sanitarie e gli stabilimenti termali, invece, devono aggiornare il DVR ogni anno. In questo modo il DVR sulla Legionella conterrà sempre le evidenze scientifiche più aggiornate e mirate alla soluzione del problema Legionellosi.

La nostra struttura è in grado di intervenire per la redazione del DVR e anche nell'installazione dell'impianti per l'abbattimento, il controllo e la sanificazione della legionella.

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Come valutare il rischio di Legionella?

La valutazione del rischio Legionella viene elaborata tramite un modello standard che prevede l’attribuzione di una valutazione volta a documentare e qualificare lo stato del singolo impianto (idrico o aeraulico). Questa metodica dà la possibilità di valutare sia l’entità globale del rischio, sia l’area dove occorre focalizzare gli sforzi per massimizzare la riduzione dei rischi associati alla Legionella. Il rischio di contrarre la Legionellosi si valuta in funzione di numerosi fattori che possono essere raccolti in tre principali gruppi: 
  • Potenziale di Popolazione Suscettibile (SPP) La probabilità che hanno i soggetti che frequentano la struttura si contrarre patologie legate alla Legionella. Questo parametro è molto influente ai fini della valutazione, in quanto le patologie derivanti avranno un impatto maggiore su soggetti più sensibili ed esposti al contagio. 
  •  Potenziale di Proliferazione (PP) La probabilità di sviluppo microbico all’interno degli impianti idrici ed aeraulici della struttura interessata. ll potenziale di proliferazione dipende esclusivamente dal tipo di impianto in oggetto, dalla sua conduzione e dallo stato di manutenzione riscontrato. 
  • Potenziale di Esposizione all’Aerosol (AEP) La probabilità di esposizione ad aerosol infetti da batteri del gruppo Legionella.
Altri documenti obbligatori In abbinamento al DVR Legionella si elabora anche il Registro per la documentazione degli Interventi sugli impianti idraulici e/o aeraulici interessati. Questo ulteriore documento rappresenta lo svolgimento pratico e cronologico di tutte le operazioni da porre in atto per la riduzione dei rischi precedentemente individuati. Possiamo quindi indicare il DVR come un documento “statico”, mentre il Registro per la documentazione degli Interventi (figlio del DVR) come documento “dinamico”.

Hai bisogno di maggiori informazioni? Contattaci subito e avrai assistenza immediata.


Registro Autocontrollo Legionella

Il Registro Autocontrollo Legionella è un documento che serve a tener traccia di qualsiasi evento/attività collegato con gli impianti idrici e/o aeraulici considerati a rischio di Legionella. Si mette in atto con il supporto di professionisti qualificati del settore, in grado di adattarlo alle specifiche esigenze della struttura in questione. Noto anche come Registro degli interventi, questo strumento rappresenta lo svolgimento pratico e cronologico di tutte le operazioni da porre in atto per la riduzione dei rischi precedentemente individuati dal DVR (Documento di Valutazione del Rischio). Al suo interno compaiono in ordine cronologico tutte le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, gli interventi di bonifica e di prevenzione effettuati, interventi di pulizia e disinfezione, qualsiasi cambiamento che riguardi la conformazione degli impianti idrici e di condizionamento dell’aria. Quindi: il DVR è un “documento statico” che stabilisce a priori tutti gli elementi di rischio della struttura in questione e le attività da intraprendere per evitare una contaminazione futura. Il Registro Autocontrollo Legionella è un “documento dinamico” complementare al DVR e al Manuale di Autocontrollo, periodicamente aggiornato da un Responsabile nominato all’interno alla struttura.

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lunedì 4 maggio 2020

Vasche idromassaggio e legionellosi

Le vasche idromassaggio sono note per essere causa di casi di Malattia dei Legionari e, soprattutto quelle di grandi dimensioni, possono rappresentare un rischio anche quando non vengono usate da bagnanti (ad es. anche quando vengono utilizzate a scopo dimostrativo) (Coetzee N. et al, 2012). Molta attenzione deve essere posta alla costruzione, mantenimento e pulizia di tutte le parti e al regolare trattamento dell‟acqua per prevenire e controllare il rischio di infezione. Per vasche idromassaggio si intendono vasche o piscine di piccole o grandi dimensioni in cui l‟acqua calda viene continuamente fatta ricircolare attraverso getti ad alta velocità. La temperatura dell'acqua è generalmente superiore ai 30°C e l'agitazione a cui è sottoposta genera un aerosol sopra la superficie dell‟acqua. L‟acqua non viene cambiata dopo ogni utilizzatore, ma viene filtrata e trattata chimicamente. Effettuare la sostituzione, almeno giornaliera, di metà dell‟acqua delle vasche per idromassaggio collettive (solo per vasche ≤ a 10 m3),in condizioni di elevato utilizzo e qualora il monitoraggio microbiologico indicato nei punti successivi, abbia individuato rischi specifici. Il trattamento non si applica alle piscine natatorie. Le piscine devono essere dotate di un filtro a sabbia adatto per piscine e questo dovrebbe essere lavato in contro corrente ogni giorno. Filtri di carta o poliestere non devono essere utilizzati per scopi commerciali, oppure in centri termali o in alloggi per vacanze. La piscina deve essere trattata automaticamente continuamente con un biocida ossidante, preferibilmente cloro, idealmente iniettato a monte del filtro. Il dosaggio a mano non deve essere usato se non in caso di emergenza. Il cloro libero residuo dovrebbe raggiungere e mantenersi nella concentrazione di 0,7-1,5. Il pH dovrebbe essere 7,0-7,6. Le pompe e i sistemi di disinfezione devono essere lasciati in funzione 24 ore al giorno. La concentrazione del disinfettante residuo e il pH dovrebbe essere misurato prima dell'uso e ogni due ore durante l'uso. Piscine in esposizione presso fiere, centri commerciali, ecc., devono essere trattate nello stesso modo. Maggiori dettagli sulla manutenzione di piscine termali sono indicate nel libretto di Gestione di piscine termali: Controllo del rischio di infezione (HPA &HSE 2006) e in Surman-Lee et al. 2007.

per un preventivo per una vasca idromassaggio o un'analisi del rischio legionella, invia la tua richiesta cliccando su: mscapolan@gmail.com

sabato 2 maggio 2020

La legionella nei Centri Benessere

È degli anni più recenti la diffusione di strutture – wellness center, centri termali e spa – per il benessere fisico e la remise en forme. In questi complessi, la frequentazione di impianti tipo hammam, bagno turco e sistemi di hot tub e per idromassaggio possono aumentare i rischi relativi alla diffusione di agenti patogeni come Legionella, Pseudomonas, micobatteri e amebe, organismi con una elevata rilevanza sanitaria. In queste circostanze, il naturale sviluppo di biofilm nelle tubature dell’acqua e su tutte le superfici esposte ad essa, l’assenza di trattamenti di disinfezione e la temperatura dell’acqua contribuiscono in misura sostanziale alla sopravvivenza dei microrganismi e alla loro proliferazione. Anche se questi complessi e dispositivi non sono direttamente in relazione ai criteri e ai controlli stabiliti dall'attuale normativa sulle piscine, è opportuno considerare la possibilità, anche per questi, di dettare norme adeguate a tutela della salute dei fruitori, come, d’altra parte, è già avvenuto in alcuni paesi europei, e anche in considerazione del fatto che alcune di queste attrezzature vengono già installate e usate nelle piscine.

Per un preventivo su sanitizzazioni o trattamenti invia la tua richiesta cliccando su: mscapolan@gmail.com

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mercoledì 29 aprile 2020

Legionellosi

EPIDEMIOLOGIA
"Legionellosi" è la definizione di tutte le forme morbose causate da batteri gram-negativi aerobi del genere Legionella. Essa si può manifestare sia in forma di polmonite, sia in forma febbrile extrapolmonare o in forma subclinica. La specie più frequentemente coinvolta in casi umani è Legionella pneumophila anche se altre specie sono state isolate da pazienti con polmonite.
MODALITÀ DI TRASMISSIONE 
La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione di aerosol contenente legionelle, oppure di particelle derivate per essiccamento. Le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide. Più piccole sono le dimensioni delle gocce più queste sono pericolose. Gocce di diametro inferiore a 5μ arrivano più facilmente alle basse vie respiratorie Mentre la maggior parte dei primi casi di legionellosi sono stati attribuiti a sostanze aerodisperse contenenti batteri provenienti da torri di raffreddamento o condensatori evaporativi o sezioni di umidificazione delle unità di trattamento dell'aria, le infezioni più recenti sono risultate causate anche dalla contaminazione di impianti di acqua potabile, apparecchi sanitari, fontane e umidificatori ultrasonici. I principali sistemi generanti aerosol che sono stati associati alla trasmissione della malattia comprendono gli impianti idrici, gli impianti di climatizzazione dell'aria (torri di raffreddamento, sistemi di ventilazione e condizionamento dell'aria, ecc.), le apparecchiature per la terapia respiratoria assistita e gli idromassaggi. Eventi epidemici recentemente verificatisi in Belgio ed in Olanda, che hanno riguardato frequentatori di fiere ed esposizioni nelle quali si sono create condizione di rischio di infezione da sistemi generanti aerosol (piscine e vasche da idromassaggi, esposte a fini dimostrativi, e fontane decorative), suggeriscono l'opportunità di considerare anche queste manifestazioni nell'anamnesi dei casi e nell'indagine epidemiologica. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di legionellosi acquisiti mediante aspirazione o microaspirazione di acqua contaminata e casi di legionellosi acquisita attraverso ferita. Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana.

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lunedì 30 marzo 2020

Legionella misure di prevenzione

Le strategie per combattere la proliferazione della legionella nascono innanzitutto dalla prevenzione da effettuarsi in sede di progetto e da una gestione/manutenzione adeguata al rischio e professionale. Il Rischio Legionella è contemplato nel Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, (Elenco degli agenti biologici I), inoltre sono state pubblicate Linee-guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, negli impianti idrico sanitari e negli impianti di climatizzazione, approvate dalla Conferenza Permanente Stato/Regioni, essendo la salute e sicurezza materia concorrente. Una corretta progettazione, installazione e manutenzione è descritta nella norma tecnica UNI 9182. Per quanto riguarda gli impianti idraulici, si raccomanda di:

  • evitare tubazioni con terminali ciechi o senza circolazione; 
  • evitare formazione di ristagni; 
  • evitare lunghezze eccessive di tubazioni; 
  • evitare contatti tra acqua e aria o accumuli in serbatoi non sigillati; 
  • prevedere una periodica e facile pulizia; 
  • scegliere con cura i materiali (è stato rilevato che le tubazioni di rame riducono la proliferazione della legionella); 
  • evitare la scelta impiantistica di torri evaporative in favore di soluzioni alternative, come i sistemi water spray system, pozzi geotermici; 
  • prevenire la formazione di biofilm e incrostazioni. 
I trattamenti da effettuare, tenuto conto che bisogna rimuovere le cause, cioè i biofilm e le incrostazioni, una volta constatata la proliferazione vanno valutati caso per caso; in genere i più comuni sono:

  • Trattamento termico, in cui si mantiene l'acqua a una temperatura superiore ai 60 °C, condizione in cui si inattiva la legionella; 
  • Shock termico: si eleva la temperatura dell'acqua, generalmente per mezzo di scambiatori di calore, fino a 70-80 °C per almeno 30 minuti al giorno per tre giorni, fino ai rubinetti; 
  • Iperclorazione continua: si introduce cloro nell'impianto sotto forma di ipoclorito di calcio o di sodio, fino a che la concentrazione residua del disinfettante sia compresa tra 1 e 3 mg/l; 
  • Iperclorazione shock: si mantiene una concentrazione di 50 mg/l per un'ora oppure 20 mg/l per due ore; 
  • Biossido di cloro: consente una disinfezione continua, con valori modesti di cloro residuo, mantenendo la potabilità dell'acqua, rimuove il biofilm (habitat naturale della legionella) e costituisce un'azione molto prolungata sia nel tempo sia nella distanza dal punto di iniezione; i valori consigliati sono di 0,2-0,4 mg/l; non produce sottoprodotti (tipo i THM), viene prodotto in loco con appositi generatori con capacità di produzione adeguate all'impianto da disinfettare; con le concentrazioni sopra dette non produce aggressioni alle tubazioni;
  • monoclorammina: le monoclorammine sono più stabili del cloro libero, hanno un maggior potere residuo, non danno origine a trialometani e penetrano meglio nel biofilm. Dosaggi ottimali per l'eradicazione della legionella sono 2–3 mg/l; 
  • Raggi ultravioletti: la luce UV (254 nm), generata da speciali lampade, uccide i batteri; 
  • Ionizzazione rame-argento: si producono ioni generati elettroliticamente fino a una concentrazione di 0,02-0,08 mg/l di Ag e 0,2-0,08 mg/l di Cu; Colloidi rame-argento: a differenza della ionizzazione, molto instabile, si utilizzano nano particelle ognuna delle quali ha oltre 6 milioni di ioni in superficie, che sono i veri biocidi; 
  • Perossido di idrogeno e argento: si sfrutta l'azione battericida e sinergica tra l'argento e una soluzione concentrata di perossido di idrogeno (acqua ossigenata). 
  • Ozono: L'attività germicida dell'ozono si fonda sulla elevata capacità di ossidante diretto; grazie a questa qualità, tutte le strutture macromolecolari delle cellule (muffe, batteri acetici, eterolattici, lieviti apiculari, ecc.) vengono profondamente alterate e inattivate; 
  • Filtri terminali: applicati direttamente al punto di prelievo, formano una barriera meccanica (0,2 µm) al batterio della Legionella e proprio per questo garantiscono una protezione assoluta al 100%. Questi devono essere sostituiti con una certa periodicità, in base alla dichiarazione del produttore. L'installazione di detti filtri risulta agevole grazie alla loro praticità e sicurezza. Essi sono ampiamente utilizzati in ambienti Ospedalieri, Case di cura, Rsa, Poliambulatori (reparti grandi Ustionati, reparti di Neonatologia, reparti di Oncologia, Trapianto Midollo ecc.), ossia dove sono ricoverati pazienti Immunocompromessi e/o Immunodepressi i quali risultano più esposti ad un eventuale contaminazione/infezione e che in caso di contagio il batterio della Legionella potrebbe avere un effetto addirittura letale. 
Tutti i trattamenti sopra descritti sono più o meno utili e funzionanti, ma tutti concordano che il massimo risultato si ottiene con l'eliminazione del biofilm. Sulla base della normativa italiana, il rischio legionella deve essere contenuto nel Documento di valutazione dei rischi (DVR) che ogni datore di Lavoro ha l'obbligo di redigere.

Per un preventivo  o delle informazioni sui trattamenti shock: mscapolan@gmail.com

giovedì 19 marzo 2020

UV- Bestrahlung und Legionellen

Die mit dem Wasser transportierten Legionellen werden bei ausreichender UV- Bestrahlung zuverlässig abgetötet. Das DVGW- Arbeitsblatt W 294 ( Entwurf) ist unter Berücksichtigung der Temperatur im System zu beachten. Die Vermehrung der Organismen im System auf den besiedelten Oberflächen läßt sich durch UV Bestrahlung nicht verhindern. Daher kann im Einzelfall nicht gewährleistet werden, daß an der Entnahmestelle in der Pheripherie ein einwandfreies Wasser bereitgestellt wird. Um eine einwandfreie Wasserbeschaffenheit zu gewährleisten, muß das System in Abhängigkeit von der Kontamination zusätlich intermittierend gereinigt, gespült, thermisch oder chemisch desinfiziert werden. Die UV- Anlagen müssen für die vorgesehene Betriebstemperatur und Durchflußmemge ausgelegt sein und permanent betrieben werden. In ausgedehnten Systemem können gegebenenfalls mehrere UV Anlagen erforderlich sein . Der Einbauort für die UV- Anlagen richtet sich nach den örtlichen Gegebenheiten. Die UV- Desinfektion soll so dicht wie möglich vor der Entnahme de Wassers erfolgen. Daraus ergibt sich die Notwendigkeit die UV- Anlagen bei ausgedehnten Systemen z. B. den Steig- oder Stockwerksleitungen zuzuordnen. Damit soll erreicht weredn, daß die auf den Oberflächen z. B. der Rohre herangewachsenen und ins Wasser abgegebenen Legionellen im größtmöglichen Umfang erfaßt werden. Durch UV- Bestrahlung kommt es zur Umwandlung von Nitrat in Nitrit. Die gebildete Menge ist abhängig von der Bestrahlungsdosis, der Wellenlänge und der Nitratkonzentration im Trinkwasser. Um Überschreitungen des Grenzwertes der Trinkwasserverordnung ( TrinkwV) für Nitrit auszuschließen, sind Vorkehrungen ( z.B. Hinweise der Gerätehersteller, Auflagen des Gesundheitsamtes beachten) zu treffen.

Für Südtirol erhalten Sie Informationen zur Behandlung von Wasser, um eine Infektion mit Legionellen zu vermeiden. Weitere Informationen: mscapolan@gmail.com


mercoledì 18 marzo 2020

Legionella - Prevenzione

La specie più conosciuta e più comune è la L. pneumophila. Questo microrganismo è l'agente eziologico di differenti tipi di legionellosi (pneumopatie) tra le quali le più studiate sono:
  • la Sindrome (o polmonite dei legionari. Questa patologia prende il nome in seguito al fatto che nell'estate del 1976 durante il raduno annuale dei Legionari americani, che si tenne presso un albergo di Philadelphia, oltre 180 partecipanti si ammalarono e una trentina morirono a causa del diffondersi del microrganismo, attraverso gli impianti di condizionamento dell'aria. Questa sindrome arreca, cefalea, mialgia, brividi, tosse secca, febbre, dolori al torace e all'addome, polmonite che in alcuni casi può portare al decesso.
  • la Febbre di Pontiac. Questa affezione deve il suo nome al fatto che nel 1968 oltre 140 persone tra dipendenti e ospiti del Dipartimento dlla Sanità della città di Pontiac (Michigan) furono interessati da una sintomatologia caratterizzata da cefalea, mialgia e febbre senza però polmonite. Di norma questa sindrome non evolve in decesso.
La L. pneumophila riesce, sopratutto grazie ai fenomeni di corrosione, a crescere nella rete idrica di distribuzione dell'acqua potabile. 

Prevenzione: adeguata depurazione delle acque reflue, idonea potabilizzazione (le legionelle sono resistenti ai processi di clorazione e quindi necessitano di iper-clorazione o di differenti trattamenti di disinfezione), manutenzione della rete di distribuzione dell'acqua potabile e dei serbatoi (cisterna e qualunque sistema di raccolta e stoccaggio dell'acqua potabile), manutenzione e disinfezione dei filtri degli impianti di condizionamento dell'aria (strutture che spesso fungono da terreni di coltura).

Max Consulting ha un suo programma di fornitura dei prodotti atti al trattamento dell'acqua nella distribuzione domestica e alberghiera e un servizio di sanificazione, controllo e valutazione del rischio, grazie alla collaborazione con delle aziende di settore che operano nel mercato da diversi anni.

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mercoledì 4 marzo 2020

Trattamento Legionella per piccoli impianti

Controllo microbiologico dell’acqua sanitaria in relazione al decreto Regionale per la sorveglianza e il controllo della Legionella e redazione del registro per la valutazione del rischio, sono operazioni fondamentali per abbattere o diminuire la presenza di Legionella.
Le fasi operative descritte in oggetto, tendono alla riduzione dei rischi connessi all'eventuale contaminazione dell’acqua ad opera di batteri potenzialmente patogeni, tra i quali il genere Legionella (ed in special modo la specie L. pneumophila) che rappresenta il principale fattore di rischio soggetto alle misure di prevenzione proposte dalla Linee Guida Nazionali (ultime, in ordine di tempo, le Linee Guida per la Prevenzione e il Controllo della Legionellosi emanate nel maggio del 2015).

Fase A) Valutazione del rischio e compilazione del registro per prevenire la contaminazione da legionella.
Fase B) Bonifica tubazioni con intervento shock a base di cloro.
Fase C) Inserimento di impianto di dosaggio automatico sull'acqua fredda con l'apposito prodotto sanificante.
Fase D) Campionatura dell'acqua e relative analisi per individuare presenza di Legionella. (controllo periodico).
Fase E) Inserimento dati nel registro, verifica gestione impianto di dosaggio e delle procedure di controllo.

Per saperne di più o per chiedere un preventivo (solo zona Triveneto) inviare la richiesta a: mscapolan@gmail.com