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Per il rispetto dei parametri fissati dalle vigenti normative ambientali, è sempre più necessario sottoporre le acque a trattamenti correttivi come il controllo del pH, oppure utilizzare stoccaggi buffer o serbatoi di bilanciamento per gestire la variabilità generale in termini di flusso e di composizione delle acque reflue. Il pH è un valore che indica la concentrazione di ioni idrogeno e la quantità di protoni. Il valore neutro di riferimento è di 7,07 e si ha quando il numero dei protoni pareggia quello degli ioni. Il pH determina l'acidità (pH < 7,07) e l'alcalinità (pH > 7,07) di una determinata sostanza. Il pH dell'acqua pura, ossia quella che non possiede ioni o altre sostanze in essa disciolte, è neutro, ossia pari a 7. Ciò però è un caso molto particolare se non unico. Il pH dell'acqua infatti è influenzato da diversi fattori che fanno fluttuare questo valore. Il pH dell'acqua può quindi essere condizionato sia da cause naturali (piogge, interazioni con rocce, fotosintesi, decomposizione di essere viventi) che da cause artificiali. Le concentrazioni di CO2 nell'atmosfera fanno variare i livelli di pH. L'acidità dell'acqua è spesso causata infatti dal biossido di carbonio.
Il potenziale di riduzione (anche conosciuto come potenziale redox e indicato con Eh) è una misura della tendenza di una specie chimica ad acquisire elettroni, cioè a essere ridotta. Maggiore è il potenziale di riduzione, maggiore è la tendenza ad acquisire elettroni (comportarsi da catodo nelle pile) ossia maggiore è il potenziale di riduzione maggiore è il carattere ossidante. Nell'ambito del sistema internazionale di unità di misura, il potenziale di riduzione è espresso in volt (V). Il potenziale di riduzione è una proprietà intrinseca della specie chimica considerata; più positivo è tale valore, maggiore è l'affinità elettronica della specie e maggiore è la sua tendenza ad essere ridotta.
Il misuratore di portata noto anche come flussimetro o flussometro è uno strumento di misura della portata, volumica o massica, di un fluido, liquido o aeriforme. Se si fa passare un corpo conduttore attraverso un campo magnetico, viene generata una forza elettromotrice nel corpo conduttore, e questa forza è proporzionale alla velocità di spostamento. Quindi, se si sottopone a un campo magnetico trasversale un tubo attraversato da un fluido, in questo fluido (se conduttore) passerà corrente. Due elettrodi isolati posti a contatto del fluido, se posti a una certa distanza l'uno dall'altro, misureranno una differenza di potenziale proporzionale alla velocità del fluido; nota la sezione, si conosce così la portata volumetrica. La limitazione del misuratore magnetico sta, a parte la necessità di avere un'alta conduttività del fluido, nell'essere tanto più preciso quanto maggiore è la densità del fluido: è quindi inutilizzabile sui gas. Si noti che gli elettrodi devono stare a contatto col fluido di processo. Se questo dovesse lasciare un deposito isolante su di loro, lo strumento non funzionerebbe più. Per ovviare a tale inconveniente sono stati prodotti misuratori magnetici nei quali gli elettrodi sono isolati dal fluido: la misura della f.e.m. indotta avviene con accoppiamento induttivo tra elettrodi e fluido di processo.
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