Un inibitore di corrosione è un composto chimico che, aggiunto in piccole concentrazioni, rallenta la corrosione elettrochimca dei metalli in ambiente acquoso o in presenza di umidità. Un buon inibitore di corrosione, aggiunto in titolo di ppm, può causare il rallentamento della reazione di corrosione fino a oltre il 95%. La maggior parte di inibitori agisce rallentando selettivamente una delle due semireazioni elettrochimiche di corrosione: la scarica dell'agente ossidante (semi reazione catodica) o la dissoluzione degli ioni metallici (semi reazione anodica). In quest'ultimo caso è sfruttato il fenomeno di passivazione, che comporta la formazione di uno strato inerte alla corrosione, solitamente costituito da ossido del metallo stesso.
Inibizione organica o filmante
Alcune tipologie di inibitori sono costituite da molecole organiche (ammine alifatiche, poliammine, azoli, tiazoli, eccetera), che agiscono creando sul metallo una sottile pellicola, dinamica, idrofoba che isola il metallo dal contatto con la fase acquosa. Il film è molto sottile, spesso monomolecolare, e impedisce il bagnamento. Il meccanismo di funzionamento come inibitore è prevalentemente catodico, impedendo la reazione di scarica degli agenti ossidanti.
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