venerdì 6 marzo 2020

Filtro a carbone attivo

Un trattamento molto importante nella filiera dei processi di potabilizzazione è l'adsorbimento su carbone attivo. Questo trattamento sfrutta la capacità del carbone attivo di adsorbire in superficie (per effetto di forze superficiali di tipo chimico-fisico) molteplici sostanze solubilizzate nell'acqua. L'adsorbimento è un fenomeno consistente nel trattenere nella superficie porosa di un substrato atomi, ioni e molecole facenti parti di fluidi  (liquidi e gas). L'adsorbimento può avvenire attraverso due distinti meccanismi:
  • adsorbimento chimico (chemisorption): deriva da vere e proprie interazioni chimiche tra il substrato adsorbente e le sostanze elementari (elementi e ioni molecolari) adsorbite. Questo tipo di attrazioni sono abbastanza forti;
  • adsorbimento fisico (physical adsorption): deriva dalle forze di attrazione inter-molecolari che si instaurano tra il substrato adsorbente e le sostanze elementari e/o complesse adsorbite. Questo tipo di interazione è reversibile.
Il carbone attivo è un carbone derivante da complessi processi caratterizzati dalle alte temperature. A seguito di questi processi si ottiene un prodotto costruito da una complessa rete di pori interni nella quale viene l'adsorbimento.
Nella potabilizzazione possono essere utilizzati due tipi di carbone attivo:
  • il carbone attivo in polvere (CAP) il quale si usa sopratutto per il controllo di alcuni parametri organolettici (odore e sapore). Generalmente il CAP viene addizionato all'acqua nei primi stadi della potabilizzazione e viene successivamente rimosso attraverso sedimentazione;
  • il carbone attivo granulare (CAG) il quale si usa sopratutto per il controllo dei metalli e dei molteplici composti chimici inorganici inquinanti che possono essere presenti nell'acqua. Di norma il trattamento con il CAG viene effettuato a valle della filiera dei processi di potabilizzazione;
Per saperne di più: mscapolan@gmail.com

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