Il principio di funzionamento di una sonda di conducibilità induttiva si basa sull’induzione elettromagnetica. La sonda contiene due bobine toroidali: una bobina di trasmissione e una di ricezione. La bobina di trasmissione genera un campo magnetico variabile che induce una corrente elettrica nel liquido conduttore in cui è immersa la sonda. Questa corrente, a sua volta, crea un campo magnetico che viene rilevato dalla bobina di ricezione.
L’intensità della corrente indotta nel liquido è proporzionale alla sua conducibilità elettrica: più alta è la conducibilità, maggiore è la corrente indotta e quindi il segnale rilevato dalla bobina di ricezione. Questo metodo è vantaggioso perché non comporta un contatto diretto tra i sensori e il liquido, riducendo così l’usura e l’accumulo di depositi, particolarmente utile in ambienti con soluzioni altamente corrosive o contaminate.
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