Il termine incrostazione (in inglese fouling) si riferisce al deposito di particolato su superfici o setti di cui compromette la funzionalità. Il fenomeno può essere dovuto all'accumulo e deposito di organismi viventi, animali e vegetali sia unicellulari sia pluricellulari (bio-incrostazione), o di altre sostanze non-viventi (organiche o inorganiche). In particolare, "incrostazione marina" si riferisce alle incrostazioni che ricoprono la superficie degli oggetti rimasti sommersi in ambiente acqueo e marino, come le carene delle barche, i manufatti in pietra, metallo, legno nonché le strutture in calcestruzzo direttamente bagnate dal mare.
L'incrostazione può creare condizioni anaerobiche e rendere possibile l'attacco dei batteri solfato-riduttori o condizioni di aerazione differenziata e quindi di corrosione localizzata. In alcuni casi può invece proteggere il metallo sottostante, ricoprendolo con un deposito calcareo che impedisce l'apporto di ossigeno alla superficie del metallo. È anche una causa di disattivazione dei catalizzatori.
Bio-incrostazione
Si può presentare in due forme distinte. La prima è il microfouling o slime, e consiste nella formazione del biofilm cioè una sottile pellicola biologica costituita da microrganismi che danno vita a un complesso micro ecosistema. Il biofilm e composto progressivamente da: batteri; alghe unicellulari; cianobatteri. La presenza del microfouling può causare: biocorrosione; contaminazione batterica di ambienti sterili; diffusione di microrganismi patogeni; perdita di efficienza di scambio termico. Successivamente, sul biofilm può formarsi il macrofouling costituito dagli insediamenti di organismi superiori incrostanti. A seconda degli organismi viventi si avrà: l'hardfouling: nel caso ad esempio di mitili il softfouling: nel caso ad esempio di spugne, anemoni, alghe. La presenza del macrofouling può causare: riduzione del flusso idrico nelle condotte a seguito di parziale o totale occlusione delle tubazione; appesantimento strutturale a seguito delle formazione delle incrostazioni. Il solo microfouling è caratteristico delle acque dolci, mentre in ambiente marino si determina più frequentemente anche la formazione del macrofouling.
Per informazioni o preventivi per la soluzione delle incrostazioni, inviare la richiesta cliccando su: mscapolan@gmail.com
Si può presentare in due forme distinte. La prima è il microfouling o slime, e consiste nella formazione del biofilm cioè una sottile pellicola biologica costituita da microrganismi che danno vita a un complesso micro ecosistema. Il biofilm e composto progressivamente da: batteri; alghe unicellulari; cianobatteri. La presenza del microfouling può causare: biocorrosione; contaminazione batterica di ambienti sterili; diffusione di microrganismi patogeni; perdita di efficienza di scambio termico. Successivamente, sul biofilm può formarsi il macrofouling costituito dagli insediamenti di organismi superiori incrostanti. A seconda degli organismi viventi si avrà: l'hardfouling: nel caso ad esempio di mitili il softfouling: nel caso ad esempio di spugne, anemoni, alghe. La presenza del macrofouling può causare: riduzione del flusso idrico nelle condotte a seguito di parziale o totale occlusione delle tubazione; appesantimento strutturale a seguito delle formazione delle incrostazioni. Il solo microfouling è caratteristico delle acque dolci, mentre in ambiente marino si determina più frequentemente anche la formazione del macrofouling.
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