lunedì 6 aprile 2020

La durezza nell'acqua.

La durezza di un'acqua è tradizionalmente intesa come la misura della capacità dell'acqua a precipitare il sapone. Questo precipita principalmente a causa degli ioni di calcio e magnesio. Anche se in effetti altri ioni possono precipitare il sapone, tuttavia la durezza di un'acqua è sempre stata collegata alla presenza del calcio e del magnesio.
Per quanto riguarda l'acqua di piscina è importante conoscere la concentrazione dello ione calcio che entra nell'equazione di Langelièr e determina le condizioni di equilibrio affinché non si abbiano fenomeni di corrosioni sulle pareti o sulle parti metalliche oppure intorbidamenti dell'acqua o incrostazioni nelle linee o nei filtri. Questi fenomeni sono infatti quasi esclusivamente assocciati alla formazione di carbonato di calcio (CaCO3) più del carbonato di magnesio (MgCO3), che ha una solubilità 10 volte maggiore di quella del calcio. Pertanto è più utile determinare la durezza da calcio piuttosto che la durezza totale.
Durezze da calcio troppo basse possono causare problemi di corrosione o distacco delle piastrelle o dell'intonaco dalle superfici delle vasche.
La durezza da calcio viene sempre espressa in mg/l di carbonato da calcio (CaCO3) oppure in gradi francesi (°F). Un grado francese corrisponde a 10 mg/l di CaCO3.
La durezza dell'acqua di piscina dovrebbe essere compresa tra 200 e 270 mg/l come carbonato di calcio pari a 20.0-27.0 gradi francesi. La durezza si può misurare con un metodo da laboratorio, che consiste in una titolazione complessometrica (con EDTA), o con due metodi da campo che determinano la durezza con titolazione rispettivamente diretta o inversa mediante uso di pastiglie contenenti gli stessi reattivi utilizzati nel metodo da laboratorio.

Per una soluzione ai problemi di calcare in piscina o ad uso domestico: mscapolan@gmail.com

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